Accoltellato all’uscita da scuola, grave episodio a Ferentino: è rischio allarme sociale
Ospite in collegamento: Cristina Lucarelli, giornalista di “Frosinone News”
Un coltellino svizzero con il quale girava già da qualche giorno, lo aveva mostrato ad alcuni compagni di classe, non è chiaro se lo avesse già utilizzato per spaventare o minacciare qualcuno. Quel che è chiaro è che all’uscita da scuola intorno alle 14, nei pressi della succursale del liceo Martino Filetico, in via Antica Acropoli, ha estratto la lama davanti ad alcune ragazze. Un coetaneo, 16 anni, che frequenta la stessa scuola, ha visto la scena ed è intervenuto per chiedergli conto di cosa volesse fare con quel coltellino, forse spaventato all’idea che potesse utilizzarlo contro qualcuna di quelle ragazze.
A quel punto il ragazzino di Alatri lo ha colpito all’altezza dell’addome. La ferita, a livello dell’emitorace sinistro, ha raggiunto gli organi interni. Il minore si è accasciato a terra sanguinante sotto gli occhi sconvolti dei tantissimi studenti che hanno assistito alla scena. – Questa la ricostruzione fornita al momento dai Carabinieri.
La macchina dei soccorsi è piombata in via Antica Acropoli. I sanitari del 118 hanno stabilizzato il sedicenne di Ferentino, lo hanno caricato in ambulanza e portato allo Spaziani di Frosinone; da lì è stato predisposto il suo trasferimento in eliambulanza al Gemelli di Roma dove è stato ricoverato in terapia intensiva pediatrica. La sua prognosi è di oltre trenta giorni ma, fortunatamente, non è in pericolo di vita.
In breve tempo, subito dopo l’aggressione, i Carabinieri di Ferentino e Anagni hanno avviato le indagini e fermato, in flagranza, il giovane ritenuto responsabile dell’accoltellamento. Al momento, l’accusa nei suoi confronti è di lesioni aggravate. Per questo, è stato è stato accompagnato nella sua abitazione con affidamento ai genitori – si tratta di una misura specifica, simile ai domiciliari, prevista per i minori dall’art. 18 Bis Codice processo penale minorile-. Le indagini ovviamente proseguono per chiarire tutti i contorni della vicenda che ha sconvolto l’intera provincia arrivando alla ribalta delle cronache nazionali.
Gli studenti del Filetico contro la violenza
Questa mattina gli studenti del liceo Martino Filetico si sono uniti in un momento di raccoglimento per manifestare la loro vicinanza al sedicenne ricoverato in ospedale e per dire “no” alla violenza. “Non era mai accaduta una cosa simile e mai più si dovrà ripetere”, – dice una compagna di classe del minore ferito. Ne sono convinti in tanti: i giovani non sono tutti violenti e pronti ad usare un coltello contro un coetaneo. Però quanto accaduto a Ferentino impone necessariamente delle riflessioni, in ambito familiare e scolastico.
Qualcosa non sta funzionando da tanto, troppo tempo. Lo abbiamo visto con Emanuele Morganti prima, con Willy Monteiro Duarte e Thomas Bricca poi. La provincia di Frosinone ha già pagato un prezzo alto in termini di giovani vite spezzate dalla violenza. Che dietro ci siano i più disparati motivi fa poca differenza. Quel ragazzino che oggi è in ospedale sarebbe potuto essere l’ennesima vittima di una deriva che pare essere inarrestabile. Nelle scorse settimane, ad Isola del Liri, si sono verificati diversi episodi di violenza tra minori, in un caso uno è finito in ospedale con un trauma cranico.
I segnali ci sono, sono chiari e non possono continuare ad esser sottovalutati. È vero, e va assolutamente evidenziato, non è giusto generalizzare; puntare il dito contro le nuove generazioni, considerare tutti i giovani violenti. Ma il disagio sociale giovanile e le conseguenze che ne derivano continuano ad emergere giorno dopo giorno. Forse episodi come quello di Ferentino sono la punta dell’iceberg, l’estremizzazione di una richiesta d’aiuto a lungo inascoltata. La famiglia, la scuola, le istituzioni dovrebbero interrogarsi e aiutare i giovani rivalutando uno schema educativo che, evidentemente, ha più di qualche falla.
Vittima di bullismo scatta foto contro gli abusi: il riscatto di una giovane artista di Cassino
Ha trasformato il dolore in arte e lacrime in talento. Taisia Fedele, artista cassinate di 26 anni, sta esponendo in questi giorni presso il palazzo della Cultura di Cassino, la sua prima mostra fotografica.
Un viaggio nel mondo degli adolescenti dove cattiveria e insensibilità sembrano aver trovato terreno fertile soprattutto nei confronti dei più deboli, di coloro che non sono in grado di difendersi e che molto spesso invece di reagire scelgono di percorrere una strada senza ritorno.
“La mia esperienza con i bulli a scuola è stata devastante. Ma ancor più devastante è stato quando ho provato a parlarne con una professoressa che invece di aiutarmi ha deciso di far finta che tutto andasse bene. Il mio incubo è iniziato quando mi sono iscritta ad un’app e da quel momento ho iniziato a ricevere decine di messaggi anonimi ma offesivi provenienti da alcuni ragazzi della mia classe” ha raccontato.
“Parole cattive, offese gratuite che giorno dopo giorno hanno profondamente minato la mia psiche. Una lunga serie di angherie quelle che ho dovuto subire: dalle palline di carta intrise di sputo lanciate tra i miei capelli agli epiteti più offensivi che una donna possa sentire. Poi è arrivato il tracollo, qualche settimana prima dell’esame di Stato sono stata anche ricoverata nel reparto di psichiatria dove ho trascorso ore intere a riflettere sul mio destino e nel contempo a studiare”.
“Perché prendere la maturità per me significava ottenere la libertà, la serenità. Oggi quella terribile esperienza l’ho lasciata alle spalle ma ne ho fatto tesoro a tal punto che mi sono iscritta ad un corso biennale di fotografia ed ho quindi portato avanti, trasformandola in lavoro, la mia passione. Attraverso le foto che scatto racconto il dolore della gente ma anche il mio. Perché nessuno deve più soffrire quanto ho sofferto io” ha concluso l’artista.
Sport, ultimi aggiornamenti sul Frosinone Calcio
Il Frosinone scalda i motori in vista della Reggiana: doppia seduta al ‘Città dello Sport’
Doppia seduta oggi alla ‘Città dello Sport’ per i giallazzurri di mister Vivarini. Mattinata dedicata al lavoro di forza, con la squadra che che si è divisa tra palestra e campo. Nel pomeriggio, invece, dopo l’attivazione tecnica, i giallazzurri hanno svolto lavoro tattico di sviluppo e costruzione. Domani pomeriggio nuovo allenamento sempre a Ferentino.
Nel frattempo, il club ciociaro è stato allietato da una bellissima notizia. Difatti, nella giornata di ieri, è virtualmente spuntato un fiocco rosa nel tempio giallazzurro: “Tutta la società del Frosinone Calcio porge le più sentite felicitazioni al calciatore Anthony Partipilo e alla signora Claudia per la nascita della piccola Celine”, questa la nota con cui il sodalizio di viale Olimpia ha espresso la propria gioia per il dolce evento che ha arricchito la vita del suo tesserato e della propria famiglia.
Reggiana-Frosinone secondo Marotta: “Di fronte 2 squadre prudenti e che non possono perdere”
Dopo la pausa per la Nations League torna anche il campionato cadetto. Il Frosinone scenderà sul campo del ‘Città del Tricolore’ domenica 20, alle ore 15, contro i padroni di casa della Reggiana. I granata attualmente si trovano al 14esimo posto della classifica con 9 lunghezze, mentre i ciociari occupano amaramente la penultima posizione a 6. Di fronte due squadre che non stanno vivendo un momento particolarmente felice. Dopo otto gare, gli emiliani stanno vivendo un periodo di flessione.
Questo nel dettaglio il loro percorso fino ad oggi: pareggio con il Mantova, successo fuori casa con la Sampdoria, vittoria interna sul Brescia, poi una sconfitta in casa del Pisa, quindi un’altra tra le mura amiche con Sudtirol, due pari con Salernitana e Carrarese, quindi l’ultimo ko a La Spezia. Leggendo questi risultati è evidente come gli uomini di Viali abbiano raccolto pochissimo nelle ultime 5 partite, appena due punti.
I ciociari anche sono reduci dalla sconfitta bruciante subita per mano della Carrarese e vorrebbero trovare l’occasione giusta per spezzare questo impasse negativo e invertire il trend che li vede in piena lotta salvezza. Inoltre si tratta di due formazioni che segnano pochissimo. La truppa di Vivarini ha messo a segno appena 6 reti e ne ha subite 14. Un po’ meglio ha fatto la Reggiana con 7 marcature all’attivo e 8 incassate. Per i locali, al pari dei giallazzurri, la nona giornata rappresenta la chance del possibile rilancio. Dunque, di fronte a che tipo di match ci troveremo? Noi abbiamo analizzato il pre-partita con il contributo del collega giornalista Giuseppe Marotta, collaboratore de ‘Il Resto del Carlino’.
L’analisi di Giuseppe Marotta qui.