Matilde Celentano, sindaca di Latina, è diventata vittima di body shaming sui social media, con accuse ingiuste e commenti offensivi sul suo aspetto fisico. Nonostante la confessione di essere sottoposta a terapie oncologiche, i suoi detrattori continuano a giudicarla per sospetti interventi estetici. Esausta, la sindaca si riserva di intraprendere azioni legali contro questi attacchi.
Gli insulti alla Sindaca di Latina Matilde Celentano
Commenti offensivi e derisori hanno preso di mira il suo aspetto fisico, accusandola di essersi sottoposta a interventi di chirurgia estetica. Nonostante le sue dichiarazioni pubbliche in cui spiegava che i cambiamenti nel suo volto erano il risultato di cure mediche legate a un tumore, i cosiddetti “leoni da tastiera” hanno continuato a deriderla.
Frasi come “Le labbra a canotto no” e accuse sul presunto uso improprio di fondi pubblici per interventi estetici sono solo alcuni esempi degli attacchi che Celentano ha dovuto affrontare.
Questi commenti non si limitano a una critica del suo operato come sindaca, ma attaccano direttamente la sua persona, con particolare riferimento alla sua estetica.
La spiegazione e lo sfogo della Sindaca
“Era cortisone, tre mesi di cortisone” a causa di una terapia oncologica, ha ribadito ancora una volta Matilde Celentano. Un periodo di sofferenza aggravato proprio dal “trauma psicologico e dalla cattiveria degli hater”.
Celentano ha evidenziato come questi attacchi non solo la riguardino personalmente, ma riflettano un problema più ampio che coinvolge molte donne.
L’accanimento verso chi decide di migliorare il proprio aspetto con interventi estetici, senza considerare i possibili problemi psicologici o di salute che potrebbero essere alla base di queste decisioni, è, secondo la sindaca, un segnale di mancanza di rispetto verso la dignità della persona.
“In ogni caso anche qualora fossi ricorsa a interventi di chirurgia estetica, nessuno ha il diritto di giudicare non soltanto me ma tutte le donne che avessero fatto scelte simili” ha affermato. “Lo trovo un attacco becero e irrispettoso della persona: mi riservo di adire le vie legali”.
