Cambiando le regole d’accesso alla facoltà di medicina. La riforma complessiva è stata varata con l’obiettivo di superare il numero chiuso. A darne l’annuncio, sui social, è la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini: “La 7° Commissione del Senato ha dato l’ok al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria”.
Medicina, come cambia l’ingresso in facoltà
Bernini elenca i punti principali della riforma: “È prevista la libera iscrizione al primo anno con programmi uniformi e coordinati con un numero di crediti formativi (CFU) omogeneo a livello nazionale. Alla fine del primo semestre se si saranno raggiunti i CFU sufficienti – dati gli esami fatti – si entrerà in una graduatoria nazionale”.
E ancora: “Se invece i crediti raggiunti non saranno sufficienti per accedere alla graduatoria nazionale, gli esami fatti e quindi i CFU conseguiti potranno essere riconosciuti per il perseguimento di un altro percorso formativo scelto dallo studente”.
Spiega ancora la ministra: “Dopo l’apertura di Medicina stiamo lavorando ad una fase due che riguarda la formazione specialistica. Abbiamo reso più snella l’assunzione degli specializzandi con un provvedimento per introdurre il prima possibile i giovani nei reparti ma al tempo stesso garantendo l’eccellenza della formazione dei giovani. È una rivoluzione che mette al centro i ragazzi, i loro sogni, il loro avvenire”.
Conclude Bernini: “In questi mesi abbiamo costruito un percorso ambizioso, davanti a noi abbiamo una grandissima responsabilità: non deludere le aspettative di ragazze e ragazzi, ognuno con le proprie aspirazioni, alla ricerca di un futuro professionale all’altezza dei propri sogni”.