La startup texana Venus Aerospace ha svelato un motore innovativo chiamato VDR2, capace di rivoluzionare i viaggi ad alta velocità al punto da consentire voli da Roma a New York in soli 55 minuti. Presentato il 29 settembre all’Up.Summit in Arkansas, questo motore a detonazione rotante promette di raggiungere velocità ipersoniche: un progresso significativo rispetto ai metodi tradizionali di combustione. Il primo test di volo è previsto per il 2025, aprendo la strada a un futuro in cui viaggiare da una parte all’altra del mondo sarà questione di minuti.
Un motore rivoluzionario: voli da Roma a New York in meno di un’ora
Venus Aerospace ha recentemente presentato il suo nuovo motore VDR2, una tecnologia all’avanguardia che potrebbe trasformare radicalmente i viaggi globali.
Il motore, acronimo di Venus Detonation Ramjet 2000 lb Thrust Engine, è progettato per raggiungere Mach 6, ovvero sei volte la velocità del suono. Questa straordinaria innovazione si basa su un sistema propulsivo che utilizza onde di detonazione anziché la combustione tradizionale del carburante, garantendo così prestazioni notevolmente superiori.
Il motore è stato definito dai suoi sviluppatori come un importante passo avanti nel settore dei voli ipersonici.
Voli ipersonici, prossimi test nel 2025
Il co-fondatore di Venus Aerospace, Andrew Duggleby, ha dichiarato che il primo test del motore VDR2 avverrà nel 2025. Questo segnerà un momento cruciale per l’azienda, che da anni lavora a questo progetto ambizioso.
Secondo le stime, il VDR2 potrebbe rivoluzionare non solo il trasporto civile, ma anche il settore militare e della ricerca spaziale, grazie alla sua capacità di operare ad altitudini superiori ai 30 chilometri, un livello tre volte superiore ai voli commerciali standard.
Questa caratteristica potrebbe permettere di osservare la curvatura terrestre durante il volo, offrendo un’esperienza unica ai passeggeri.
Sfide tecniche e commerciali per il lancio sul mercato
Prima che il motore VDR2 possa entrare in commercio, ci sono numerose sfide da affrontare. Tra queste, la sicurezza e l’efficienza energetica restano priorità assolute per gli sviluppatori, insieme all’impatto ambientale e alla facilità di produzione su larga scala.
Inoltre, i costi di realizzazione e manutenzione rappresentano un ulteriore ostacolo da superare. Le difficoltà legate alla commercializzazione di tecnologie simili hanno già fermato in passato il Concorde, l’aereo supersonico che, pur raggiungendo Mach 2, venne ritirato per motivi economici e operativi.