Nel Lazio si producono sempre meno nocciole. Il calo stimato è del 50%, e tocca vette del 70% in alcune zone della regione. Da qui nasce la richiesta del presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, che ha invitato la Regione Lazio a convocare un Tavolo di Crisi per costituire un fondo mutualistico.
Ha scritto in una nota Granieri: “Abbiamo chiesto alla Regione la convocazione di un Tavolo di Crisi perché è arrivato il momento di intervenire sul settore corinicolo con strumenti e risorse, che possano riposizionarlo in un alveo di sicurezza, a partire da una presenza più incisiva del servizio sanitario. Visti gli andamenti climatici disastrosi degli ultimi anni è inderogabile la necessita di costituire un fondo mutualistico, con la dotazione di almeno 5 milioni di euro, dedicato alle garanzie accessorie a quelle assicurative, che possa ristorare danni derivanti dall’eccesso di pioggia, gelate tardive, siccità, bombe di calore”.
Nocciole in calo, Coldiretti lancia l’allarme
Prosegue Granieri: “La Cimice asiatica è un problema reale e presente da risolvere oggi più che mai. E’ necessaria un’assistenza tecnica efficace sul territorio, pronta ad intervenire. Occorre quanto prima un confronto costruttivo con il servizio fitosanitario di Regione Lazio, al fine di trovare tutti gli strumenti utili per poter lasciare possibilità di produrre, garantendo un contenimento significativo della cimice asiatica”.
Conclude il presidente di Coldiretti Lazio: “Il 2024 vede la somma dei vari fattori sinora indicati: dalle temperature altissime dell’estate, che hanno messo in difficoltà le piante in produzione, causando importanti stress, alla cimice asiatica – in parte contenuta anche grazie alle deroghe – che ha portato danni amplificati dalle piogge abbondanti e continue, intervenute nell’ultimo mese”.
Spiega poi la presidente di Coldiretti Viterbo, Maria Beatrice Ranucci: “La seconda raccolta vede la gran parte del prodotto danneggiato, che viene ulteriormente mal pagato. A questo si aggiunge un problema di non riconoscimento del prezzo del prodotto finito di qualità, seppur presente in scarsa quantità. Il settore è emblema di qualità e con una Dop locale quale la “Tonda Gentile Romana”, tutela il territorio, provando a costruire valore. Nonostante i numeri, però, è entrato in una profonda crisi”.