Negli ultimi mesi, i controlli sulle strutture ricettive a Roma si sono intensificati, portando a un aumento significativo delle sanzioni. Circa un terzo delle strutture, tra B&B, case vacanza e affittacamere, sono state trovate non conformi alle normative vigenti, con licenze irregolari o del tutto assenti. I controlli, avviati lo scorso febbraio in vista del Giubileo del 2025, hanno riguardato circa 3.000 immobili, con 1.100 titolari multati e 200 strutture risultate completamente abusive. Le indagini proseguono, con la Corte dei Conti che ha aperto diversi fascicoli per approfondire le violazioni riscontrate.
Violazioni riscontrate durante i controlli ai B&B
Le ispezioni condotte dalla task force della polizia locale di Roma hanno evidenziato una serie di irregolarità diffuse tra le strutture ricettive. Oltre alla mancanza di licenze adeguate, una delle infrazioni più comuni è stata l’aumento della capacità ricettiva oltre i limiti consentiti.
Molte strutture accoglievano più ospiti rispetto a quanto previsto dalle autorizzazioni. Altre violazioni hanno riguardato la sicurezza: in diversi casi mancavano i percorsi antincendio obbligatori, oppure non venivano esposte le tariffe regolamentari.
Le indagini si sono estese in tutta la città, con particolare attenzione alle zone di maggior afflusso turistico.
Le zone interessate dai controlli sui B&B
La mappa delle irregolarità nei B&B a Roma si estende su più quartieri, con il I Municipio (Centro Storico, Trastevere, Prati, Rione Monti) al primo posto per numero di sanzioni.
Segue il II Municipio, che include zone come Parioli, e il XIII Municipio, che copre l’area di Aurelia.
Altri controlli hanno riguardato zone più periferiche, come Ostia e il litorale romano. Recentemente, l’attenzione si è concentrata anche su quartieri come il Pigneto e Testaccio, dove il numero di strutture ricettive è aumentato sensibilmente negli ultimi anni.
Obiettivi del piano di controllo sui B&B
L’obiettivo principale del piano di controlli su B&B e altre strutture ricettive è tutelare il turismo a Roma, contrastando l’evasione del contributo di soggiorno e garantendo una concorrenza leale tra le strutture ricettive.
L’assessore al Turismo, Alessandro Onorato, ha sottolineato come i controlli abbiano ridotto il numero di strutture abusive da diecimila a circa duemila negli ultimi tre anni. Il protocollo siglato con piattaforme come Airbnb ha inoltre migliorato l’efficacia dei controlli, permettendo un incrocio più efficiente dei dati.
Il presidente della commissione Turismo, Mariano Angelucci, ha ribadito l’importanza di proseguire su questa strada per garantire un turismo di qualità e sostenibile nella Capitale.