Da Roma alla Spagna per rubare casseforti. E’ stato preso nelle scorse ore a Fiumicino “el niño pijo”, il ragazzino viziato, re delle casseforti e incubo delle aziende spagnole tanto che dopo aver messo a segno un colpo dopo l’altro i media gli hanno affibbiato il soprannome di “el niño pijo” definendolo “il miglior ladro di casseforti in Spagna“. Ed è proprio nella penisola iberica che lo aspettano per fargli scontare 6 anni di reclusione.
Preso a Fiumicino el ‘niño pijo: il ladro specializzato in casseforti
Il “ragazzino” di 35 anni italo-spagnolo, è stato arrestato nella serata di ieri venerdì 11 ottobre a Fiumicino mentre usciva in auto. I sospetti che il ricercato avesse lasciato la Spagna per rientrare in Italia erano nell’aria da un po’. Sono state proprio le autorità iberiche a segnalare la verosimile presenza del cittadino italo-spagnolo nel nostro paese.
Sono così iniziate le ricerche che hanno portato la Polizia a rintracciare il 35enne, latitante da diverso tempo, destinatario di un mandato d’arresto europeo emesso dalla Spagna, in esecuzione di sentenza di condanna alla pena detentiva a 6 anni di reclusione, per furto con scasso.
Da giorni gli agenti della Digos di Roma hanno avviato le attività di ricerca nei confronti dell’uomo che, benché abbia una residenza nel comune di Roma, non risultava vivesse in quel luogo. Alla fine gli investigatori lo hanno trovato sul litorale a Fiumicino mentre usciva a bordo della sua auto.
Il re della fiamma ossidrica: la tecnica per svuotare i caveaux
Diventato colpo dopo colpo il miglior ladro di casseforti in Spagna, “el ‘niño pijo” sarebbe ritenuto maestro dell’ossicombustione, una tecnica complessa che consiste nel bruciare l’acciaio e il ferro delle casseforti con una fiamma ossidrica fino all’apertura.
Grazie alla sua particolare abilità avrebbe stretto legami con soggetti della criminalità iberica. E con loro avrebbe agito mettendo a segno numerosi colpi anche in altri paesi europei, in particolare a Francoforte e Berlino in Germania, paese nel quale è stato arrestato nel 2019, nell’ambito dell’operazione “Speer”.
Il ladro identificato attraverso il suo Dna rinvenuto sulla scena del crimine, sarebbe riuscito ad impadronirsi, insieme ad altri quattro complici, di una ingente somma di denaro custodita nella cassaforte di un hotel di lusso. L’uomo si trova al momento nel carcere di Regina Coeli ed è stato posto a disposizione della Sezione Penale della Corte d’Appello di Roma, competente sulla procedura di estradizione.