Ha malmenato gli infermieri e gli operatori sanitari, morso un carabiniere lacerandogli un tendine della mano e per questo il militare dovrà essere operato. Il paziente, appena fuggito dal reparto psichiatrico dell’ospedale di Cassino, alla fine è stato riportato a letto e contenuto con le cinghie. Ma ha convinto un altro degente a prestargli un accendino con il quale ha dato fuoco alle lenzuola e solo l’intervento degli infermieri ha permesso di evitare il peggio, spegnendo le fiamme.
Tutto è cominciato quando il paziente è riuscito a dileguarsi dalla stanza in cui era ricoverato ai domiciliari nel reparto psichiatrico dell’ospedale Santa Scolastica, “ma senza che avesse una patologia psichiatrica” denuncia il sindacato Uil. Ha scavalcato la recinzione dell’ospedale ed è fuggito, inseguito dai carabinieri con i quali c’è stata la colluttazione culminata con il morso. Il sindacato denuncia che il paziente, nei minuti successivi alla colluttazione ed al tentativo di incendio, “girava liberamente per tutto il reparto, senza alcuna sorveglianza. Una situazione non più accettabile – sottolinea la Uil Funzione Pubblica – alla luce degli appelli che non sono stati mai ascoltati dai vertici Asl. Gli operatori – conclude il sindacato – sono costretti a lavorare senza alcuna sicurezza e con la paura di poter essere aggrediti”.