Durante la manifestazione pro-Palestina a Roma del 5 ottobre si sono verificati scontri violenti tra i partecipanti e le forze dell’ordine, con diversi agenti rimasti feriti, tra cui un funzionario della Digos che ha riportato gravi lesioni. La protesta pro Palestina, non autorizzata, ha visto la partecipazione di gruppi violenti che hanno attaccato la polizia con oggetti contundenti e bombe carta. Le tensioni sono culminate con l’arresto di un giovane anarchico. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha manifestato il suo sostegno agli agenti coinvolti.
Gli scontri e durante il corteo pro Palestina
La manifestazione pro-Palestina si è tenuta a Roma nel quartiere Ostiense. Il corteo ha visto un escalation di tensioni quando gruppi di individui, alcuni con i volti coperti da kefiah e incappucciati, hanno iniziato a lanciare sassi, bottiglie e altri oggetti contro i poliziotti. Tra questi, anche un segnale stradale è stato rimosso dall’asfalto e utilizzato per attaccare gli agenti presenti.
L’intervento delle forze dell’ordine, incluso l’uso di idranti, ha provocato una reazione violenta da parte dei manifestanti, con numerosi scontri che hanno portato a diversi feriti tra i poliziotti.
Uno dei più gravi è stato un funzionario della Digos, che ha riportato fratture al bacino e dovrà rimanere immobilizzato per almeno 45 giorni.
Il coinvolgimento di gruppi anarchici
Uno dei protagonisti degli scontri è stato identificato come Tiziano Lovisolo, un giovane anarchico di 24 anni originario di Monteprandone, arrestato in serata dopo essere stato coinvolto negli episodi di violenza.
Laureato in Scienze Politiche all’Università di Urbino, l’uomo è stato ripreso dalle telecamere mentre aggrediva un poliziotto.
La sorella di Lovisolo ha pubblicato sui social una foto del fratello circondato dai poliziotti, accompagnata da un messaggio in cui accusa le forze dell’ordine di aver aggredito ingiustamente un giovane indifeso.
Questa presa di posizione ha innescato una mobilitazione sui social network, dove è stato lanciato un appello per un presidio davanti al tribunale, con lo scopo di chiedere il rilascio del giovane arrestato.
La solidarietà alle Forze dell’Ordine
Di fronte alla gravità degli scontri al corteo pro Palestina e ai numerosi feriti tra le forze dell’ordine, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo pieno sostegno agli agenti coinvolti, elogiando il loro impegno per mantenere l’ordine pubblico in una situazione di estrema difficoltà.
Anche le principali organizzazioni sindacali della polizia, come il Silp-Cgil e il Sap, hanno manifestato la loro vicinanza ai colleghi feriti, chiedendo maggiori misure per prevenire episodi di violenza durante le manifestazioni.
Il segretario del Sap, Stefano Paoloni, ha dichiarato che si è trattato di una “caccia all’agente”.
“Professionisti del disordine incappucciati hanno cercato e voluto gli incidenti” ha dichiarato Paoloni. “Le immagini sono inequivocabili: pene più severe per chi cerca e usa la violenza contro i poliziotti che diventano un bersaglio”.