Il Ministero del Turismo ha stanziato nuovi fondi per promuovere la Via Francigena, coinvolgendo varie regioni italiane nel progetto. Il finanziamento nasce dal coordinamento tra le regioni Campania, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Toscana, Puglia, Piemonte, Lombardia, Liguria e Lazio, con l’obiettivo di valorizzare uno dei percorsi storici più importanti d’Europa. Questo sforzo è supportato anche dalla costituzione del Tavolo Europeo di Coordinamento Tecnico Interregionale (Cecti), di cui fa parte l’Associazione Europea della Via Francigena (Aevf).
Risorse della Regione Lazio
La Regione Lazio ha recentemente annunciato un impegno di 120mila euro, destinati alla promozione della Via Francigena tramite la società The Big Fusion Srl.
Questi fondi saranno utilizzati per diverse attività, tra cui l’organizzazione di eventi e campagne pubblicitarie volte a incrementare la visibilità del percorso.
L’iniziativa, denominata “Via Francigena – Azioni Trasversali,” si inserisce in un più ampio quadro di interventi coordinati tra le regioni per rafforzare l’attrattiva turistica di questo itinerario.
Gli attori coinvolti nel progetto
Il Tavolo Europeo di Coordinamento Tecnico Interregionale (Cecti) rappresenta un importante strumento per garantire che le azioni di promozione siano efficaci e ben coordinate tra le regioni.
Il percorso attraversa diverse aree geografiche e culturali, ciascuna con specifiche peculiarità, rendendo essenziale un approccio concertato.
Grazie al Cecti, sarà possibile armonizzare gli sforzi a livello locale e internazionale, offrendo un’esperienza turistica più omogenea e di qualità lungo tutto il percorso.
Cos’è la Via Francigena
La Via Francigena è un antico percorso di pellegrinaggio che collega Canterbury, in Inghilterra, a Roma, attraversando l’Europa centrale e meridionale.
Originariamente utilizzata dai pellegrini cristiani durante il Medioevo per raggiungere la tomba di San Pietro, la Via Francigena attraversa paesaggi di grande bellezza naturale e storica, passando per Francia, Svizzera e diverse regioni italiane.
Oggi, è un itinerario culturale riconosciuto dal Consiglio d’Europa, attrattivo non solo per motivi religiosi, ma anche per il turismo sostenibile, escursionismo e cicloturismo, grazie alla sua ricchezza storica e paesaggistica.