Un 28enne italiano è stato arrestato oggi a Roma con l’accusa di essere il mandante dell’agguato che ha portato all’omicidio di Caterina Ciurleo lo scorso 23 maggio in via Don Primo Mazzolari, a Ponte di Nona. L’arresto è stato eseguito dalla Squadra Mobile della Questura di Roma, su mandato della Direzione Distrettuale Antimafia. Secondo le indagini, la vittima non era il bersaglio designato, ma si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. L’indagine, già avviata con precedenti arresti, ha portato a questa nuova svolta con l’accusa di concorso morale nell’omicidio a carico del 28enne.
La morte di Caterina Ciurleo
Il 28enne italiano arrestato venerdì 4 ottobre è ritenuto il mandante dell’omicidio di Caterina Ciurleo. La donna, uccisa in un agguato a Ponte di Nona lo scorso maggio, si trovava all’interno di un’automobile insieme a un’amica.
Mentre percorrevano via Don Primo Mazzolari, un proiettile calibro 9 l’ha colpita mortalmente. L’attacco è avvenuto quando una Fiat 500 rossa, dopo aver percorso un tratto di strada contromano, si è affiancata al veicolo della vittima, esplodendo almeno cinque colpi di pistola.
Caterina Ciurleo è stata immediatamente trasportata al Policlinico Tor Vergata, ma è morta a causa delle ferite il mattino successivo.
Arresto del mandante dell’agguato a Ponte di Nona
La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma ha coordinato le indagini che hanno portato all’arresto del 28enne italiano. Le autorità hanno scoperto che Caterina Ciurleo non era l’obiettivo dell’agguato.
I colpi di pistola erano infatti diretti verso un’altra vettura che percorreva la stessa strada, ma per un tragico errore, hanno colpito la macchina in cui si trovava la vittima.
L’operazione condotta dalla Squadra Mobile ha raccolto prove sufficienti per accusare il giovane italiano di aver ordinato l’agguato, fornendo così un contributo morale essenziale alla realizzazione dell’omicidio.
I due giovani stranieri arrestati a luglio per l’omicidio di Caterina Ciurleo
L’arresto del mandante arriva dopo un’importante operazione avvenuta lo scorso luglio, quando due giovani, un 24enne di origini rumene e un 23enne di origini peruviane, sono stati catturati con l’accusa di essere gli esecutori materiali dell’omicidio.
I due sono stati individuati come gli occupanti della Fiat 500 rossa da cui sono partiti i colpi che hanno ucciso Caterina Ciurleo. Grazie alla ricostruzione minuziosa dei movimenti e delle prove raccolte, la polizia ha potuto collegare l’azione dei due alla figura del 28enne italiano, ritenuto responsabile dell’organizzazione dell’agguato.