La Procura di Roma ha concluso l’indagine sull’incendio scoppiato alla vigilia di Natale 2023 presso l’impianto di smaltimento rifiuti di Malagrotta, portando nove persone a rischio processo per incendio colposo. Il rogo ha messo in evidenza gravi mancanze nei sistemi di vigilanza e gestione, prolungando il tempo necessario per l’intervento dei vigili del fuoco. Gli indagati includono addetti alla sicurezza e responsabili dell’impianto, con accuse che riguardano omissioni nei controlli e carenze nella disposizione dei rifiuti speciali.
L’incendio di Malagrotta il 24 dicembre
Il 24 dicembre 2023, un vasto incendio si è propagato nell’impianto di trattamento rifiuti di Malagrotta, uno dei più grandi d’Europa, suscitando preoccupazioni per la sicurezza ambientale e sanitaria della zona circostante.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Roma, ha portato all’accusa di incendio colposo per sette addetti alla vigilanza dell’impianto e due responsabili della gestione del sito.
Secondo l’accusa, gli addetti alla vigilanza non avrebbero monitorato adeguatamente i sistemi di sorveglianza video, lasciando che il fuoco si diffondesse per circa 100 minuti senza un intervento tempestivo.
Il mancato controllo ha permesso alle fiamme di crescere rapidamente, con gravi ritardi nell’allertare i vigili del fuoco. Le indagini hanno evidenziato che il rogo avrebbe potuto essere contenuto rapidamente se i sistemi di sorveglianza fossero stati correttamente monitorati.
Responsabilità della gestione dell’impianto di Malagrotta
L’indagine della Procura ha messo sotto accusa anche i due responsabili della gestione dell’impianto di Malagrotta, sotto amministrazione giudiziaria dal 2018.
Le autorità hanno evidenziato che le balle di rifiuti speciali, materiali altamente infiammabili, non erano state stoccate seguendo le norme di sicurezza. La cattiva disposizione dei rifiuti avrebbe favorito la rapida espansione delle fiamme, complicando ulteriormente l’intervento dei vigili del fuoco.
Gli investigatori hanno sottolineato come la gestione non conforme dei materiali nell’impianto abbia avuto un ruolo cruciale nel disastro. Il fuoco ha bruciato per oltre un’ora e mezza prima dell’arrivo delle squadre di emergenza, compromettendo gravemente l’integrità dell’impianto e causando danni ingenti.