C’è anche una barca a vela storica nel sequestro operato dai militari della Guardia di Finanza di Roma, operazione dal valore superiore a 47 milioni di euro. Destinatario è un imprenditore romano con numerosi precedenti penali, considerato socialmente pericoloso. Le indagini hanno rivelato un tenore di vita insostenibile rispetto alle sue dichiarazioni fiscali inesistenti negli ultimi dieci anni. Tra i beni sequestrati spicca la storica imbarcazione a vela del 1920, considerata il più grande cutter aurico del mondo, oltre a proprietà immobiliari, veicoli di lusso e preziosi.
Indagini su un imprenditore romano: “socialmente pericoloso”
Le indagini sono state condotte dal Nucleo di polizia economica-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, in collaborazione con gli specialisti del Gico (Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata).
L’imprenditore, ritenuto socialmente pericoloso per i numerosi precedenti giudiziari a suo carico, è accusato di vari reati, tra cui associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture false, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e bancarotta fraudolenta.
In uno dei procedimenti, era già stato sottoposto a misure cautelari, inclusa la custodia in carcere. Le indagini hanno evidenziato come l’uomo vivesse in modo sproporzionato rispetto alla sua capacità reddituale, senza aver presentato alcuna dichiarazione fiscale nell’ultimo decennio.
La barca a vela e il resto del patrimonio nascosto
La Guardia di Finanza ha scoperto che l’imprenditore gestiva una rete di società, direttamente o indirettamente, attraverso prestanome, con sede anche in paradisi fiscali.
Questa “galassia societaria” gli ha permesso di accumulare un ingente patrimonio nonostante la sua apparente mancanza di reddito legale. Il sequestro è stato autorizzato dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma per bloccare i beni accumulati tramite attività illecite.
La complessa struttura societaria, formalmente intestata a terzi, è stata studiata nei minimi dettagli dagli inquirenti, che hanno dimostrato come il reale beneficiario fosse l’imprenditore.
Dettagli dei beni sequestrati: immobili di lusso e oggetti di valore
Il sequestro comprende un vasto patrimonio immobiliare e beni di lusso, distribuiti in diverse località italiane. Tra i beni confiscati si trovano fabbricati e terreni a Roma, Bracciano, Formello, Monte Argentario, Olbia e Torgiano.
Oltre alla barca a vela e agli immobili, sono stati sequestrati veicoli d’epoca, autovetture di lusso come Rolls Royce, Bentley e Ferrari, gioielli preziosi e orologi di grande valore. Tra i beni più notevoli spicca ovviamente la storica barca a vela, un cutter aurico del 1920, lungo 46,60 metri, considerato il più grande al mondo.
Inoltre, una villa con piscina situata nel prestigioso quartiere romano dell’Olgiata è stata anch’essa inclusa nel provvedimento. La Guardia di Finanza ha precisato che molti di questi beni erano già stati sottoposti a sequestro preventivo nel contesto delle indagini che avevano portato all’arresto dell’imprenditore.