“Futurismo e Innovazione” è il titolo della mostra che prenderà il via il 2 dicembre alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, in occasione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo. Promossa dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, l’esposizione si distingue per un approccio innovativo rispetto alle precedenti mostre dedicate al movimento. Qui, il focus sarà posto sul legame tra arte, scienza e tecnologia, evidenziando come le grandi scoperte scientifiche abbiano rivoluzionato la sensibilità umana, creando il terreno fertile per la nascita del Futurismo nel 1909.
Apre a Roma la mostra sul Futurismo e Marinetti
Questa riflessione appare quanto mai contemporanea, in un’epoca dominata dall’intelligenza artificiale e dal rapido sviluppo tecnologico, fenomeni che sembrano realizzare le previsioni futuriste sulla fusione tra uomo e macchina. La mostra punta a coinvolgere un vasto pubblico, con un’attenzione particolare verso i giovani, offrendo un percorso didattico e multidisciplinare che esplora concetti come velocità, spazio e percezione, fondamentali per il Futurismo e per la società in cui si sviluppò, trasformata dalle innovazioni dell’epoca.
Saranno esposte circa 350 opere, tra cui dipinti, sculture, disegni, film e progetti, affiancati da oltre un centinaio di libri e manifesti. La mostra si distingue anche per l’attenzione alla dimensione letteraria del movimento futurista, aspetto raramente approfondito in precedenza. Ad arricchire l’esposizione ci saranno oggetti iconici dell’epoca come automobili, motociclette, un idrovolante e strumenti scientifici, tutti rappresentativi del fervore tecnologico che ispirò i futuristi.
Per immergere completamente i visitatori nell’atmosfera futurista, l’allestimento sarà arricchito da due installazioni site-specific realizzate da Magister Art e Lorenzo Marini, mentre talk e performance curate da Federico Palmaroli animeranno ulteriormente lo spazio espositivo. La mostra è il frutto di una collaborazione internazionale, con prestiti generosi da parte di importanti musei come il MoMA e il Metropolitan Museum di New York, il Philadelphia Museum of Art, la Estorick Collection di Londra e il Kunstmuseum Den Haag dell’Aia.
Aperta dal 3 dicembre 2023 al 28 febbraio 2025, la mostra sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19, e sarà accompagnata da un catalogo pubblicato da Treccani.