Falso finanziere tenta la truffa a Rieti ma il commerciante chiama la vera Guardia di Finanza. E’ arrivato da Roma per farsi riparare la bici chiedendo come appartenente alle forze dell’ordine di essere “trattato bene”. Non contento ha iniziato a fare domande sull’attività commerciale spiegando di essere in servizio nella zona per eseguire controlli.
Informazioni su guadagni e iscrizione alla Camera di Commercio che hanno insospettito il titolare del negozio che ha segnalato l’episodio ai “veri” finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Rieti. Il finto finanziere, un 58enne residente in provincia di Roma, è stato quindi identificato e denunciato. Aveva infatti non solo il tesserino da finanziere ma anche di altre forze dell’ordine. Il sospetto è che possa aver messo in atto la truffa in altre occasioni.
Da Roma a Rieti tenta la truffa del falso finanziere: “trattami bene”
I fatti sono accaduti lo scorso 20 agosto a Rieti. Secondo quanto ricostruito l’uomo si è presentato nel negozio di un artigiano reatino per riparare una bicicletta. Al momento della quantificazione della spesa, il cliente ha mostrato velocemente un tesserino di riconoscimento con una placca metallica pretendendo di essere “trattarlo bene” in quanto appartenente alla Guardia di Finanza.
Inoltre ha fatto presente di essere in servizio nella zona per eseguire controlli nelle attività commerciali, iniziando a fare domande sull’andamento dell’attività economica dell’artigiano, sugli incassi giornalieri e sulla sua iscrizione alla Camera di Commercio. Insospettito dal comportamento, l’esercente ha quindi segnalato l’accaduto. Sul posto sono arrivati i “veri” finanzieri che hanno ascoltato la testimonianza e atteso il ritorno del finto collega che si era allontanato durante la riparazione della bicicletta.
Denunciato 58enne
Il 58enne è stato quindi identificato e denunciato alla Procura per “usurpazione di pubbliche funzioni”. In tasca infatti aveva non solo il tesserino e della placca metallica utilizzati per ingannare l’artigiano, ma anche tesserini e placche metalliche di altre forze di polizia. Tutto sequestrato.
Quella del falso appartenente alle forze dell’ordine è una delle truffe più frequenti insieme alle telefonate per abbonamenti fasulli a riviste specializzate di questo o quell’altro corpo. La Guardia di Finanza ricorda infatti che “se in borghese, i militari della Guardia di Finanza, al pari degli altri operatori di polizia, hanno sempre al seguito il ‘tesserino di riconoscimento’ dell’Amministrazione di appartenenza, e non solo ‘placche’ e/o portafogli con distintivo”.
Non solo tesserini, attenzione alle truffe telefoniche
Inoltre la Guardia di Finanza invita “a diffidare dai tentativi di truffa telefonica ‘spoofing telefonico’ – che si verifica quando il chiamante invia deliberatamente informazioni false, riuscendo anche a far comparire il numero telefonico di altri utenti o enti, – effettuati anche da sedicenti appartenenti al Corpo, in particolare nelle prenotazioni alberghiere e nella richiesta di sottoscrizione ad abbonamenti e riviste/giornali, al fine di ricevere indebiti compensi o rimborsi. In caso di dubbi relativi ad eventuali falsi appartenenti, potrà essere sempre contattato il numero di pubblica utilità 117”.