Se i viaggiatori sui treni protestano per i continui ritardi e disagi, la politica si azzuffa proprio sull’argomento. Duro l’attacco della segretaria del Pd Elly Schlein: «Questo governo fa viaggiare l’Italia con almeno un’ora di ritardo, ogni giorno. Il ministro Salvini si occupa di tutto tranne che dell’emergenza trasporti mentre sotto la sua guida la durata delle interruzioni di linea aumenta anno dopo anno e a pagare il prezzo più alto sono i passeggeri che devono fronteggiare disagi e disservizi quotidiani. Non si occupa di far funzionare le ferrovie, pensa solo a come venderle». Su Facebook Nicola Fratoianni di Avs fa un paragone politico amaro, in tutti i sensi: «Quando c’era lui (con riferimento al Duce)… i treni non partivano nemmeno: c’è un ministro che continua a straparlare di ogni cosa, ma il lavoro per cui gli è stato assegnato il dicastero non lo fa, con tutta evidenza. Sono mesi che gli italiani vengono vessati da ritardi e guasti insostenibili sulle tratte dell’alta velocità e su quelle regionali».
Fuori dai palazzi della politica intanto il Codacos ha fatto la conta dei disservizi, analizzando l’andamento del servizio ferroviario nell’ultima settimana. «Nel periodo che va dal 26 settembre al 2 ottobre si contano ben 9 casi di guasti alla linea elettrica o ai treni che hanno coinvolto la linea Av di Roma – sostiene l’associazione dei consumatori.
Martina Donini, presidente nazionale di Udicon (Unione per la difesa dei consumatori), spiega che «A farne le spese migliaia di pendolari che avrebbero dovuto raggiungere la scuola, l’università o il proprio posto di lavoro nella Capitale. È doveroso prevedere ristori congrui per i viaggiatori coinvolti nel disservizio».