Baby gang in azione a Roma. Calci e pugni sotto la metro per rapinare un 15enne che andava a scuola. E’ successo in zona Centocelle qualche giorno fa. L’adolescente si trovava nella stazione Mirti della linea C quando è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi che dopo averlo colpito con calci e pugni, gli ha strappato dal collo la catenina per poi darsi alla fuga.
La vittima ha chiamato i soccorsi facendo scattare le indagini che hanno portato all’identificazione dei quattro giovani trovati nelle vicinanze dai carabinieri. La banda, tre 18enni e un 19enne tutti di origine egiziana, senza fissa dimora e con precedenti è stata quindi fermata. Dovranno rispondere di rapina aggravata in concorso.
Roma, baby gang rapina 15enne mentre va a scuola: calci e pugni per la collanina
La rapina è avvenuta la mattina del 25 settembre scorso, all’interno della stazione metro C “Mirti” dove la baby gang ha avvicinato il 15enne che è stato aggredito a calci e pugni e derubato della catenina d’oro. La vittima uscita fortunatamente illesa dall’agguato ha quindi allertato il 112 denunciando la rapina. non ha riportato ferite
Sul posto sono quindi arrivati i carabinieri della Stazione Centocelle che da subito hanno avviato le indagini per identificare i responsabili. Gli investigatori sono così riusciti a dare un volto ai quattro responsabili. Fondamentali nelle indagini la dettagliata descrizione fornita dal 15enne e l’analisi dei video delle telecamere degli impianti di videosorveglianza della metro.
Il gruppetto è stato individuato appena qualche ora dopo, in piazza dei Mirti e riconosciuti anche grazie all’abbigliamento, lo stesso indossato durante l’aggressione. Gli indagati sono stati inoltre riconosciuti dalla vittima con individuazione fotografica e sottoposti al fermo di indiziato di delitto, di iniziativa.
Nella perquisizione personale i carabinieri hanno anche trovato la collanina in oro rubata che è stata restituita al 15enne. Gli indagati sono stati portati nel carcere di Rebibbia dove il Tribunale di Roma ha convalidato il fermo e disposto per loro la permanenza in carcere.