C’è stato il terremoto a Fiumicino? Come stanno le cose (VIDEO)

Terremoto a Fiumicino? L’INGV non ha registrato nessuna scossa

Ospite in collegamento: Angelo Perfetti, direttore de “Il Faro Online

C’è stato un terremoto? È la domanda che si stanno ponendo quanti hanno avvertito una forte vibrazione, durata solo qualche secondo, nel pomeriggio di ieri a Fiumicino, Focene, avvertita anche ad Ostia e Acilia e in altre località del litorale, alle ore 15:50. 

Porte e finestre hanno tremato e la prima impressione è stata proprio quella di una scossa sismica. Tantissime le segnalazioni sui social network in merito, ma sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) non risulta nessun terremoto a Roma o nelle zone costiere del Lazio. L’ultimo terremoto registrato dall’INGV, infatti, è quello di questa mattina in provincia di Palermo (magnitudo 2.0).

L’ipotesi più plausibile è che si possa essere trattato di un boom sonico: il boato che si verifica quando un aereo supera la barriera del suono (circa 343 metri al secondo nell’aria a temperatura ambiente), si crea una compressione delle onde sonore che si accumula e forma un’onda d’urto. Su quanto accaduto oggi pomeriggio sul litorale, quindi, circolano per ora solo testimonianze e ipotesi, che si susseguono sui social. Manca, però, una spiegazione ufficiale di quanto successo. Qualcosa è accaduto, ma cosa è stato?

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Latina, controlli degli ispettori ambientali Vigiles-Fipsas: oltre 800 euro di multe

Fine settimana di controlli degli Ispettori Ambientali Vigiles-Fipsas del comune di Latina, coordinate dalla Polizia Locale, per contrastare l’abbandono di rifiuti sul territorio cittadino. Nella giornata di sabato e domenica sono state controllate zone critiche come Via Verdi, Via dei Volsci, Viale Giulio Cesare e Borgo San Michele.

I controlli oltre al corretto conferimento dei rifiuti nel territorio comunale hanno riguardato il rispetto dei regolamenti nazionali, regionale e comunali per conduzione dei cani e la tutela della biodiversità fluviale. In totale sono state fermate 140 persone e redatti sei verbali amministrativi per un totale di 800 euro. Gli Ispettori Ambientali oltre alla nomina del comune di Latina, sono muniti di decreto della Prefettura -guardia zoofila- e decreto della Regionale Lazio -guardia ittica-.

Gli Ispettori Ambientali Vigiles-Fipsas operano a 360 gradi ed hanno compiti cruciali, ritenuti di fondamentale importanza: educare i cittadini a differenziare i rifiuti, informarli su come effettuare i corretti conferimenti e come condurre gli animali da compagnia senza far sporcare i marciapiedi o le aree pubbliche, oltre a sanzionare i comportamenti contrari ai regolamenti, qualora vi si imbattano nel corso della loro capillare attività e rappresentando un fondamentale presidio del territorio e un prezioso punto di riferimento per i cittadini.

Le tartarughe marine scelgono le spiagge italiane: quanti sono i nidi nel Lazio

Il 2024 segna un nuovo record per le nidificazioni della tartaruga marina Caretta caretta in Italia. Sono infatti registrati 601 nidi sulle nostre coste, il dato più alto mai raggiunto. 

Un risultato straordinario, frutto del lavoro costante di monitoraggio e protezione dei nidi svolto da centinaia di volontarie e volontari, grazie anche al progetto Life Turtlenest, cofinanziato dal programma europeo LIFE, che mira a proteggere i siti di ovodeposizione della tartaruga marina sulle coste mediterranee di Italia, Spagna e Francia.

L’elaborazione di Legambiente sui dati di Tartapedia.it, che accoglie le segnalazioni di associazioni e istituti di ricerca, fa emergere subito che in Italia il numero delle ovodeposizioni rispetto al 2023 è aumentato di oltre il 30%: l’anno scorso il conteggio di fine stagione era 452.

Sorprendenti i dati registrati nel Lazio: 14 nidi i contati nella regione, anche nelle località balneari. Sette i nidi trovati in provincia di Latina, tra Latina e Fondi. Ma non mancano esempi a Roma (Ostia) e in provincia, tra Torvaianica e Ardea. Un nido è stato registrato sulla costa viterbese, a Tarquinia.  Un grande risultato ottenuto grazie all’impegno delle diverse associazioni presenti sul territorio, in particolare la Rete Tartalazio, istituita dalla Direzione Ambiente della Regione, a cui aderiscono numerose realtà. Secondo stime indicative, si ipotizza che i nuovi nati di origine laziale saranno circa 900.

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