Giù le cancellate provvisorie messe a chiusura dell’area di viale Pretoriano a Roma dove nei giorni scorsi è andato in scena l’ennesimo sgombero. Le reti metalliche di protezione erano il primo passo per arrivare all’installazione di cancellate vere e proprie a tutela delle Mura Aureliane secondo il Campidoglio. L’idea però non è piaciuta fin da subito alle associazioni che si occupano degli ultimi come Nonna Roma e il Polo civico dell’Esquilino. Contrarie non solo allo sgombero della tendopoli, ma anche appunto alla chiusura dell’area.
Roma, abbattute le cancellate a viale Pretoriano: “Il vostro è il Giubileo dei ricchi”
Nella notte è scattato il blitz dei movimenti, con un gruppo di partecipanti all’assemblea “Gente Solidale” che è da piazza dei Siculi a San Lorenzo si è spostato in viale Pretoriano e ha abbattuto le cancellate e lasciato cartelli con scritte come “Le porte dell’umanità sono chiuse” e “Il vostro Giubileo è il Giubileo dei ricchi”.
A dare i dettagli dell’azione di protesta sono gli stessi partecipanti. “Al termine dell’assemblea ‘gente solidale’ – spiegano in una nota – i partecipanti sono tornati sul luogo dello sgombero in viale del Pretoriano, dove ora è presente il cantiere delle cancellate, e hanno forzato il cantiere, aprendo un varco“.
“Interrompere sgomberi e collaborare con associazioni e abitanti dei territori”
Per gli attivisti il messaggio è chiaro: “Basta sgomberi e cancellate, né qui né altrove“. Chiedono infatti al Comune di Roma e alla prefettura di “interrompere gli sgomberi che stanno effettuando nella città, di collaborare con le associazioni e gli abitanti dei vari territori per costruire percorsi di integrazione sociale e non di esclusione ed emarginazione”.
Oggi è convocato un tavolo in Campidoglio a cui parteciperanno le associazioni e anche gli attivisti dell’assemblea gente solidale che avvisano: “Noi siamo pronti al confronto ma se le soluzioni non saremo in grado di trovarle insieme, la società civile non si fermerà al sabotaggio di un cantiere”.