Il Giubileo è un evento che sta stravolgendo il volto di Roma. Tra rifacimenti del manto stradale, di strutture che accoglieranno i pellegrini, di monumenti, di metro e reti tranviarie non è difficile dire che “Roma è un cantiere”. Spesso questo diventa anche fonte di disagio per i romani, e non, che quotidianamente vivono la città e che in determinati punti vedono, ad esempio, il traffico congestionato a causa di lavori svolti in una determinata via.
Come si diceva, la Capitale è un vero e proprio cantiere, ma il Giubileo non deve e non può essere “solo” un evento per Roma. Ad affermarlo è Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio, durante l’incontro di ieri in occasione della festa del tesseramento in via Collegentilesco.
“Il Giubileo non può essere soltanto un evento – ha detto Natale Di Cola, segretario della Cgil Roma e Lazio – ma deve essere il motore della trasformazione della città. Per questo, come Cgil, da più di un anno, ci prepariamo affinché la trasformazione coinvolga nei fatti positivi le persone, per il lavoro ma anche per garantire sicurezza all’interno dei cantieri che stanno svolgendo le opere.”
Giubileo, sicurezza nei cantieri
Gli operai, che lavorano costantemente affinché si rispettino le tempistiche per la conclusione dei lavori, sono costantemente all’opera: il Giubileo si avvicina e spesso la città, però, sembra essere ancora lontana dall’essere pronta. La lista degli eventi e dei lavori è ben definita, ma da più parti – politiche e non – ci si domanda se la Capitale, a 90 giorni dall’avvio, si farà trovare preparata ad accogliere un numero così vasto di pellegrini sia nelle tempistiche sia nelle strutture.
Questa “fretta” potrebbe far sì che si arrivi ad ignorare un aspetto fondamentale per chiunque quotidianamente svolge lavori in cantiere e non solo: ossia la sicurezza del lavoratore stesso. Soprattutto bisogna pensare anche alle tantissime persone che vivono tutti i giorni la città e che stanno subendo spesso gli effetti negativi di questi lavori. Ed è propri qui che il segretario generale della Cgil di Roma e Lazio si sofferma: “Siamo sicuri che insieme potremmo convincere l’amministrazione a cambiare passo, a fare in modo che non soltanto il cronoprogramma e gli eventi del Giubileo siano al centro, ma sia al centro anche il destino di oltre due milioni di persone che tutti i giorni vivono la città e vivono soltanto, per adesso, le cose negative e non gli effetti positivi. Su questo andremo avanti, siamo convinti che su questo potremmo avere delle risposte e cambiare concretamente la vita delle persone.”