Massimo Vallati, fondatore e anima del “Calciosociale” e del “Campo dei Miracoli” a Corviale, in un’intervista alla trasmissione “Roma di Sera” di Andrea Bozzi, su “Radio Roma News Tv”, ha dichiarato:
“Da sabato scorso vivo sotto scorta. Ringrazio il Prefetto di Roma e il Sindaco per l’aiuto e le Forze dell’Ordine che stanno facendo un lavoro gigantesco qui in periferia e in tanti altri luoghi di Roma. Per me ora è più forte la consapevolezza di andare avanti e di cercare luoghi di pace e di giustizia a Corviale e altrove. Noi non abbiamo mai mollato e non molleremo, perché sappiamo che soltanto prendendo e riqualificando spazi per restituirli alla cittadinanza, alla politica dell’antimafia, della legalità e della giustizia, si può costruire un futuro per i nostri ragazzi. Mi è arrivata tanta solidarietà dopo l’incendio della mia auto da tutta Italia e anche dall’estero e mi ha fatto molto piacere. Come ha detto il Ministro Abodi che è venuto al campo dei Miracoli, questo è uno spazio educato ed educante. Custodire la bellezza vuol dire lottare per la libertà. Noi stiamo illuminando il quartiere con la nostra attività, ma abbiamo chiesto interventi ad Acea e ad Ater per illuminare di più la zona proprio materialmente, perché un quartiere al buio vuol dire degrado e ragazzi, ma anche tanti anziani, che hanno paura di uscire e sono reclusi perché sotto schiaffo di quattro criminali. Invece dobbiamo dargli la possibilità di uscire e di vivere senza paura”.
“E’ cominciato tutto nel 2005 – ha aggiunto – io ho avuto la fortuna di fare il calciatore ed ero anche un tifoso, non ultras, ma a diciotto anni ho fatto anche il celerino allo stadio. Perciò ho visto il calcio da vari punti di vista e ho capito che la forza grandissima di questo sport può essere aggregativa, contrapposta alla violenza del calcio professionistico o dei campetti giovanili, o a quello del business e delle curve razziste. Il calcio tanto seguito ovunque secondo me è una delle più grandi occasione mancate del nostro paese, perciò abbiamo creato Calciosociale e poi la scuola calcio Miracoli Football Club, per giocare sì, ma per fare anche pratiche inclusive di non violenza e di cultura della legalità, studiano ad esempio la Costituzione. Tutte le scuole calcio potrebbero diventare palestre di vita e questo è il modello che proponiamo e il nostro sogno. Il problema è che teniamo i ragazzi molte ore da noi, ma poi tornano a casa, dalle famiglie e purtroppo mancano assistenti sociali o psicologi, che magari arrivano sei o sette mesi dopo la richiesta e così serve a poco. Queste figure dovrebbero stare sempre qui nel quartiere e la politica dovrebbe capire che investire soldi così, non vuol dire sprecarli, ma risparmiarli in futuro”.
“Con una recente donazione di Fondazione Roma – ha concluso – faremo spogliatoi più belli e una grande curva all’inglese per far sentire i nostri ragazzi importanti e per far vedere le partite alle famiglie. Spero che la privazione di un po’ di libertà per me possa essere utile alle indagini e soprattutto a vincere la partita più grande, quella per la libertà che tutta la città deve giocare, sia scendendo in campo che guardando dalla tribuna”. Corviale