“La Tuscia è un territorio da valorizzare, non naturalmente da destinare al deposito di scorie nucleari”. Così dice ai microfoni di Radio Roma Daniele Ricci, assessore al Turismo e alle Attività Produttive del comune di Canino, luogo dove si è tenuto un incontro pubblico organizzato dal “Comitato No Scorie” per parlare di un tema che sta preoccupando l’intera Tuscia: probabilità che sarà proprio la Tuscia a ospitare il deposito all’interno del quale saranno stoccati 95 mila metri cubi di materiale radioattivo.
Un incontro che è servito per ragionare assieme alla popolazione della Tuscia sul tema dei depositi di scorie nucleari e per dire NO tutti assieme, di fronte ad un pubblico vasto.
Parlare di scorie nucleari in un territorio fa paura perché si tratta di rifiuti radioattivi che nella storia dell’industria, sono stati riconosciuti, dopo molti anni dalla loro comparsa, tossici per l’uomo o pericolosi per l’ambiente.
Da Canino un forte NO al destinare 21 siti per scorie nucleari nella Tuscia
“Il convegno che si è tenuto al teatro comunale di Canino è per dire un chiaro e netto NO all’indicazione di Sogin (società pubblica che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, ndr) di destinare 21 siti idonei per le scorie nucleari nella Tuscia. Noi siamo nettamente contrari. Grazie all’unione tra le istituzioni, le categorie di consumatori e naturalmente tra i cittadini facciamo fronte comune e pronunciamo un secco NO al deposto di scorie nucleari nella Tuscia.”
Un “NO” che viene gridato a gran voce vista anche la grande partecipazione di cittadini all’evento, i quali, su un tema così cruciale, meritano di avere la giusta consapevolezza e la giusta informazione.