Il comparto sanitario è in difficoltà e non c’è differenza tra privato e pubblico. Rappresentanti e semplici appartenenti al mondo dell’ospedalità privata sono arrivati, nella giornata di ieri, 25 settembre 2024, nella Capitale al teatro Brancaccio per partecipare alla manifestazione organizzata da Uap (Unione ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata), che riunisce quasi tutte le sigle della sanità privata italiana in rappresentanza di oltre 27mila realtà.
Un incontro importante per discutere di quanto sia necessaria maggiore chiarezza e tutela in quel settore, la sanità, che dovrebbe essere a servizio del cittadino. Chiedono a gran voce il rispetto della legalità e dei diritti dei cittadini a servizi adeguati, chiarezza sulle norme e adeguamento dei nomenclatori tariffari e livelli essenziali di assistenza: sono queste le richieste per poter puntare ad una sanità efficiente e sicura rivolte ad un governo al quale viene inoltre chiesto di spingere per un tavolo fermo, unico, comune e in cui si possa programmare ciò che serve.
“Noi siamo la tutela della sanità, sia privata sia pubblica, privata autorizzata e ospitalità pubblica. D’altra parte i rimborsi sono esattamente gli stessi – ha dichiarato la presidente U.A.P, Mariastella Giorlandino -. Non è che un privato accreditato percepisce un rimborso superiore a quello che è un rimborso in un ospedale pubblico. La sanità è stata completamente accantonata: continua a dire che non ci sono i fondi e invece i fondi sono stati destinati. Noi non siamo arrabbiati non vogliamo salvare i cittadini. Noi vogliamo che la salute rientri nel primo punto della nostra politica. Non si può risparmiare sulla salute, vanno fatti i giusti investimenti per dare qualità, servizio ed efficienza.”
E c’è una disparità a livello di tariffe che la presidente evidenzia ai microfoni di Radio Roma e che non può passare inosservata. “Il nord non era in piano di rientro, per cui avevano le tariffe più alte, mentre il sud compreso il Lazio, essendo in piano di rientro, avrebbe avuto il taglio e nessuno ha pensato che il sud sarebbe stato comprato dai grandi gruppi. Mi dice come si può pensare un taglio agli ospedali in piano di rientro? E il danno erariale l’avremo pagato noi italiani… Come si arriva a fare determinate scelte quando non si capisce a cosa si può andare incontro.”
Manifestazione Uap al Brancaccio, le parole di Gasparri
A margine della manifestazione è intervenuto anche il senatore Maurizio Gasparri, che ha sottolineato come non sia più possibile giocare con la vita delle persone.
“Quando mi sono approcciato a questa vicenda con gli amici della Uap ho constatato che sono 420 gli adempimenti. Non è che altri possono fare questa attività senza seguire le stesse regole, le stesse precauzioni. Cosa produce questo? L’analisi della nostra salute e del nostro corpo. Quindi sono questioni che vanno trattate con criterio. Non vorrei che qualcuno ritirasse dei campioni e poi una multinazionale li fa trasportare da un rider con la motocicletta e poi quel campione darà ancora un responso attendibile. Quindi non giochiamo con la vita delle persone.”