Ex borghetto degli Artigiani, Caliste: “Attendiamo i fondi dal Ministero”
Ospite in collegamento: Mauro Caliste, Presidente del V Municipio
I manufatti confiscati alla criminalità organizzata nell’ex Borghetto degli Artigiani, devono ancora essere demoliti e questo perché dal ministero dell’Interno non sono ancora arrivate le risorse. Il cronoprogramma prevedeva l’inizio delle attività di demolizione entro il 30 settembre 2024, ma “È emerso che il ministero dell’Interno non ha ancora materialmente trasferito le risorse per l’abbattimento dei manufatti confiscati alla criminalità organizzata” ha spiegato Mauro Caliste, Presidente del V Municipio.
Il cronoprogramma, dunque, sarà aggiornato e i tempi saranno inevitabilmente più lunghi “anche alla luce di ulteriori approfondimenti necessari per la messa in sicurezza del sottosuolo” chiarisce Caliste. Nelle intenzioni del Municipio c’è la realizzazione di un parco pubblico, ma i ritardi e la burocrazia stanno evidentemente ritardando il progetto.
Nuove occupazioni
Tra le altre, c’è poi il problema delle nuove occupazioni dei senza fissa dimora: la partenza degli interventi di bonifica, a partire dal verde infestante a fine luglio, non ha impedito, infatti, che a inizio settembre tre cittadini italiani e stranieri, di età compresa tra i 24 e i 38 anni, si siano stazionati nell’area. I tre sono stati individuati dai carabinieri della stazione Roma Torpignattara e denunciati per invasione di terreni o edifici.
La storia dell’ex Borghetto tra incendi e criminalità
L’ex Borghetto negli anni è diventato un luogo di spaccio e occupazioni abusive. Una parte dell’area, inoltre, lo scorso 24 luglio è stata coinvolta in un incendio sulla cui origine aveva lanciato un sospetto proprio il Presidente Caliste. Si tratta di un’area che apparteneva alla criminalità organizzata, la banda della Marranella, finita sotto sequestro e quindi tornata al comune. Il progetto di riqualificazione è fermo da tempo e, nel frattempo, le occupazioni e le attività illecite al suo interno proseguono.