Il rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici di Roma sembra inevitabile, ma tempi e modalità restano ancora incerti. Nessuno, infatti, vuole assumersi la responsabilità di una decisione impopolare. Per questo si va verso una soluzione che prevede la creazione di un comitato tecnico, incaricato di definire l’entità degli aumenti necessari.
Questo è quanto emerso dall’incontro di ieri, mercoledì 25 settembre, tra l’assessore regionale alla Mobilità, Fabrizio Ghera, e l’assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Eugenio Patanè, che si è tenuto presso la Regione Lazio. Al tavolo erano presenti anche i rappresentanti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil. Tuttavia, come già accaduto nell’incontro dell’11 settembre, anche questa volta non è stato raggiunto un accordo concreto.
Aumento biglietti Roma, Patanè: “L’adeguamento non è eludibile”
L’assessore alla mobilità di Roma capitale, Eugenio Patanè ha dichiarato in merito: “Ho l’impressione che su questa vicenda della rideterminazione delle tariffe del trasporto pubblico, che non vengono toccate da circa 20 anni, si stia giocando col fuoco”.
Ha aggiunto: “Le proposte che ci sono state avanzate fino a questo momento non sono sufficienti a chiudere un piano economico finanziario di Atac credibile e asseverabile e questo vorrebbe dire non soltanto far ripiombare l’azienda nella condizione del passato, dopo esserne appena usciti, ma significherebbe affrontare il Giubileo senza un contratto di servizio che garantisca il massimo delle potenzialità del Tpl della capitale”.
E ancora: “In assenza di risposte credibili che diano certezza alla copertura dei costi minimi del Tpl di Roma, lo scenario del taglio delle agevolazioni o dei servizi o dei chilometri, sta diventando più che plausibile. Si lavori sulle agevolazioni e sul costo degli abbonamenti mensili e annuali, ma l’adeguamento del Bit come richiesto da Atac non è purtroppo eludibile”.