Hanno preso il via questo pomeriggio a Cassino le prime audizioni sulla situazione dello stabilimento Stellantis promosse dalla Consulta dei sindaci del Lazio Meridionale, in rappresentanza di 91 amministrazioni. Si comincia con i sindacati e le rappresentanze degli imprenditori, per affrontare tutti insieme una difficile situazione, sul territorio come a livello nazionale, che ha portato alla decisione dei sindacati confederali di indire per il 18 ottobre lo sciopero di otto ore in tutti gli stabilimenti italiani dell’azienda e una manifestazione a Roma.
A Piedimonte San Germano la forza lavoro, dopo pensionamenti, sospensione del turn over e uscite incentivate, si è ridotta nel tempo a poco più di 2 mila e 500 unità , con lavoratori in trasferta in altri stabilimenti. Fino a pochi anni fa, in quello che è uno dei poli di produzione di auto di lusso, gli occupati erano oltre 4 mila, 10 mila considerando le fabbriche dell’indotto. Davvero un tracollo, dunque, sul fronte occupazionale.
Dall’inizio di quest’anno si lavora su un solo turno a rotazione, in regime di solidarietà , e sarà così fino alla fine dell’anno. La produzione dello Stelvio elettrico dovrebbe partire non prima del secondo semestre del 2025, seguita nel 2026 da quella della Giulia elettrica. Ma intanto il numero di autovetture che escono dagli stabilimenti si è ridotto drasticamente.
Una situazione che si ripercuote anche sull’indotto, sempre più in difficoltà .