A Roma ci sono “lavori Pnrr per tantissimi soldi, abbiamo i lavori del Giubileo, e abbiamo anche una piazza criminale molto importante dove sono registrate le presenze invasive delle grandi consorterie della criminalità organizzata“. Così il prefetto Lamberto Giannini, durante un convegno sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia romana, organizzato dalla Camera di Commercio della Capitale. Giannini ha posto particolare attenzione sulla ‘ndrangheta, ma ha sottolineato anche la presenza di mafia e camorra, che riescono a fare affari e, in qualche misura, convivere con le consorterie locali e straniere che emergono soprattutto dove ci sono grandi operazioni delle forze dell’ordine che disarticolano gruppi importanti.
“Questo lascia dei vuoti che vengono riempiti da gruppi caratterizzati da grande aggressività. In questa fase c’è un business, quello del traffico di sostanze stupefacenti e spaccio, che avvelena la nostra società e che bisogna combattere” ha spiegato il prefetto.
Per quanto riguarda le mafie straniere presenti nella Capitale, a Roma si è registrata una forte crescita di soggetti, in alcuni ambiti anche connessi alla tifoseria organizzata, in particolare ultras provenienti dall’Albania, che si sono dimostrati aggressivi e hanno avviato attività criminali. C’è anche un’operatività importante nel settore del riciclaggio, come dimostrato dalla recente operazione della guardia di finanza riguardante la mafia cinese. Infine, le mafie africane, in particolare quella nigeriana, incidono spesso su alcuni ambienti e reati specifici come la prostituzione e altre forme di sfruttamento.