Arte e architettura fascista in Italia, domani il dibattito alla John Cabot University

Domani, alle ore 18, l’Aula Magna della John Cabot University ospiterà la presentazione del volume ‘Un’eredità difficile. Le vite successive dell’arte e dell’architettura dell’era fascista’. Il libro raccoglie 14 saggi che esplorano il controverso retaggio dell’arte e dell’architettura legate al periodo fascista in Italia.

All’evento parteciperanno diversi esperti, tra cui Eszter Salgo, docente del Dipartimento di Scienze Politiche e Affari Internazionali della John Cabot University, e Sarah Linford del Dipartimento di Storia dell’Arte della stessa università. Sarà presente anche Carmen Belmonte, curatrice del volume, professoressa presso l’Università Roma Tre e coordinatrice dell’Unità di Ricerca “Decolonizing Italian Visual and Material Culture” presso la Bibliotheca Hertziana di Roma – Max Planck Institute for Art History. A moderare l’incontro sarà Simon Martin, storico e direttore accademico ad interim del Trinity College Rome Campus.

Il dibattito sull’arte e architettura fascista in Italia

Il volume affronta l’analisi dell’eredità dell’architettura fascista, un lascito che ha lasciato un’impronta visibile in molte città italiane. Queste strutture e opere d’arte, pur essendo parte del patrimonio culturale e protette dalle leggi sulla conservazione, continuano a essere al centro di accesi dibattiti, sia politici che pubblici.

Nel libro In A Difficult Heritage. The Afterlives of Fascist-era Art and Architecture, studiosi e curatori di diverse discipline riflettono su come questi manufatti abbiano attraversato i decenni, dall’iconoclastia successiva alla caduta del regime fascista nel 1943 fino al presente. I saggi spaziano tra murales, mosaici, edifici, arti decorative, sculture e monumenti, e analizzano il passaggio dall’Italia fascista alla Repubblica. Il volume affronta anche il tema della de-fascistizzazione nel dopoguerra, evidenziando le continuità e le discontinuità che hanno caratterizzato il XX secolo.

Attraverso il concetto di “patrimonio difficile”, applicato al contesto italiano, il libro indaga le problematiche legate al restauro e alla conservazione critica di questi manufatti in spazi pubblici e istituzionali. Inoltre, mette in relazione l’esperienza italiana con le pratiche di altri Paesi come la Germania e gli Stati Uniti, offrendo un confronto internazionale sulla gestione di eredità complesse.

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