Il Comune di Roma, forte dell’aumento dei matrimoni e delle unioni civili, è a caccia di location da adibire proprio per queste celebrazioni. Ad agosto i matrimoni sono stati 4.547, quasi lo stesso numero raggiunto alla fine del 2023 e 200 in più dell’intero 2022. Al momento si possono utilizzare soltanto la Sala Rossa in Campidoglio, la chiesa sconsacrata a Caracalla e una sala in ciascun Municipio. Da qui l’idea di una commissione che entro gennaio intercetti la domanda che si prevede in crescita per il Giubileo.
Il Patrimonio si sta muovendo di concerto con la Sovrintendenza per una ricognizione degli immobili pubblici che potrebbero essere destinati ai matrimoni: tra gli altri Villa Ada, Villa Borghese, Villa Pamphilj, Ostia e l’Ara Pacis.
L’individuazione di nuovi spazi dovrà poi essere approvata in Giunta e ottenere il via libera della Prefettura, oltre a stilare una lista dei dipendenti disposti a lavorare in straordinario. Il mercato è in forte espansione: a fine ottobre si svolgerà, tra gli altri, la Borsa del matrimonio al Palazzo dei Congressi.