La paura di chiedere aiuto. La paura, la difficoltà di chiedere aiuto, è più diffusa di quanto si possa pensare: non affrontandola però, si cade in un nero baratro del peggioramento di una eventuale patologia o difficolta in atto, con conseguente esposizione a rischi ancor più pericolosi. Stando alle numerose ricerche in campo sociale infatti, si è riscontrato che solo una piccola minoranza di persone, nonostante la notevole evoluzione, decide di affrontare disagi psicologici rivolgendosi ad un professionista.
“Il folle è un sapiente della grandezza da non confondere con il paranoico, che vede grandezza ovunque, anche dove alberga la più totale ignoranza”
Alda Merini.
La riflessione parte da questa citazione, appartenente al prezioso patrimonio letterario, di una delle più imponenti poetesse del Novecento. Perchè? Perchè sotto i riflettori c’è uno stigma che ancora oggi sembra dominare lo scenario psicologico sociale: la difficoltà di rivolgersi ad un professionista della salute mentale, che sia uno psicologo o uno psichiatra, che potrebbe aiutare realmente chi soffre di un disagio, una patologia interiore e mentale.
Stando alle parole della Dottoressa Danyla De Vincentiis, ”La salute mentale è considerata ancora adesso una vergogna, un qualcosa che va tenuto nascosto. La salute mentale è estremamente legata a quella fisica, fa parte del nostro benessere. Spesso e volentieri, il benessere mentale aiuta a curare soprattutto i malesseri fisici. La connessione mente-corpo è fondamentale”.
La differenza tra Psicologo e Psichiatra
”Innanzi tutto, va detto che lo psichiatra è un medico! Laureato in medicina, specializzato in psichiatria. Cosa intendo con questo? Che questo titolo fa parte di tutto quel che riguarda i sintomi del paziente: lui cura e spesso lo fa con medicinali. Non pratica psicoterapia, ne terapia psicologica. Ha un ruolo totalmente diverso. Lo psicologo invece, assume un’importanza psicologica nei confronti del paziente, pratica la psicoterapia con la quale si offrono allo stesso, delle sedute personali. Lo psicologo e lo psicoterapeuta spesso richiedono lo psichiatra o mandano il paziente stesso da uno psichiatra, laddove ci siano delle manifestazioni importanti di patologie ad esempio, la depressione grave, che non è possibile risolvere solo ed esclusivamente con un approccio psicologico… ”.
Perchè si ha paura di chiedere aiuto?
“Secondo me la paura, continua la parent coach, nasce dalla vergogna di essere additato per ‘matto’, per ‘strano’, per ‘diverso’”. Il punto fondamentale non è limitarsi quindi con scetticismo ad una semplice chiacchierata ma “E’ un vero e proprio percorso con se stessi, quello che si intraprende. Non sono due consigli spiccioli che servono a risolvere una problematica, un disagio, un’angoscia, un’ansia, una preoccupazione o turbamento interiore importante”.
E’ necessario, quindi lavorare con la propria realtà, con le proprie consapevolezze, limiti ed ostacoli. “Io sono convinta che in ognuno di noi ci sia un pizzico di follia; c’è chi riesce a lasciarla fuori, chi riesce ad esprimerla, chi fondamentalmente grazie a questa riesce a raggiungere i propri obiettivi. C’è chi dall’altra parte, non la fa parlare, o ancora chi riesce a vederla e a tenerla sotto controllo con l’aiuto di un professionista. Alda Merini diceva ‘Siamo folli, non siamo matti’”.