Ieri nuova giunta regionale e nuovo forfait da parte di Forza Italia e dei suoi assessori, Luisa Regimenti e Giuseppe Schiboni, che chiedono un maggiore peso politico dopo essere passati da tre a sette consiglieri con l’adesione di due eletti nel M5S (Roberta Della Casa e Marco Colarossi) e due nella Lega (Angelo Tripodi e Pino Cangemi) più il sostegno di Nazzareno Neri (Gruppo misto). Le richieste di un nuovo bilanciamento numerico sono emerse a giugno, dopo le elezioni Europee, quando FI ha iniziato a spingere per ottenere una rappresentanza più ampia (un altro assessorato o la presidenza del Consiglio) mentre il Carroccio, che ormai conta soltanto la consigliera Laura Cartaginese, continua ad avere due assessori (Simona Baldassarre e Pasquale Ciacciarelli). Per il momento il governatore Francesco Rocca non vuole sentire parlare di rimpasto, ma lo stallo non è destinato a continuare a lungo. La palla ora passa ai vertici regionali dei partiti, la querelle è tutta tra Forza Italia con il segretario regionale Claudio Fazzone, e Fratelli d’Italia con il suo omologo Paolo Trancassini. Il Lazio, si sa, ha un delicato peso in un contesto nazionale e il centrodestra punta ad essere unito anche in vista delle prossime elezioni regionali, il 27 ottobre in Umbria e a metà novembre in Emilia Romagna. Partono dunque le negoziazioni. Ieri il vicepremier Tajani aveva lanciato un messaggio sibillino: “Forza Italia è più forte, è giusto ora equilibrare la presenza in Giunta”.