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Circeo, 18enne tenta il suicidio: salvata da carabinieri e pompieri (VIDEO)

Circeo, 18enne tenta il suicidio: salvata da carabinieri e pompieri

Ospite in collegamento: Lorenzo Contigliozzi, giornalista de “Il Faro Online

Nella serata del 17 settembre a san felice circeo, i carabinieri del dipendente N.O.R. – Aliquota Radiomobile, a seguito di richiesta pervenuta al 112, intervenivano in una palazzina, ove al secondo piano di una palazzina condominiale, una ragazza diciottenne, si era barricata, sola in casa, all’interno dell’abitazione ove vive con la madre e armata di un coltello da cucina, minacciava il suicidio.

Sul posto successivamente intervenivano personale del 118, dei Vigili del Fuoco di Terracina e i Carabinieri della Stazione di San Felice Circeo.

Dopo una valutazione delle circostanze, con l’utilizzo di una scala, il personale del dipendente N.O.R. e dei Vigili del Fuoco, attraverso la rottura di una finestra della cucina, si sono introdotti nell’appartamento e dopo averla disarmata hanno messo in sicurezza la ragazza, per poi affidarla alle cure del personale sanitario, che l’ha trasportata presso il nosocomio di Latina per accertamenti.

Da Nettuno ad Ostia, la maratona di solidarietà per i bimbi ucraini in Italia

Da oltre 2 anni, l’Ucraina è l’inferno in terra. Bombe e missili russi continuano ad uccidere i civili – oltre che i militari -, il territorio è devastato, il Paese in ginocchio. Milioni di ucraini sono fuggiti, costretti all’espatrio. Poi c’è quella comunità di ucraini che il Paese, per i motivi più diversi e variegati, lo avevano lasciato già da tempo, ma nelle cui vene scorre comunque il sangue gialloblù. Tra di loro c’è Oleh, 29enne ucraino nato a Leopoli, bombardata giusto la scorsa settimana. Oleh vive in Italia da quando aveva 9 anni.

La storia di Oleh

Vive a Roma, dove lavora come pizzaiolo. Si è fatto una vita qui, ormai il Bel Paese è casa per lui e la sua famiglia. Ma l’orrore della guerra supera i confini e, in qualche modo, gli continua a penetrare dentro casa. Anche perché sua nonna vive ancora a Leopoli, dunque è costante la paura che possa succedere una tragedia da un momento all’altro.

Motivo per cui Oleh ha deciso di non stare fermo solo a guardare a sperare. Ha deciso di mettersi in gioco, per quel che gli è possibile fare: con l’aiuto dell’associazione Sport Senza FrontiereOleh ha organizzato una maratona di beneficenza da Nettuno ad Ostia, un percorso di circa 50 chilometri, il cui ricavato andrà ai bimbi ucraini in Italia. Un’iniziativa che testimonia l’amore che Oleh nutre per la sua Ucraina e per i suoi connazionali.

“Credevo di aver dimenticato le mie origini. Ora voglio aiutare l’Ucraina”

Intervistato da ilfaroonline.it, Oleh ci ha raccontato che non è stato tutto così immediato. Credeva di aver dimenticato il suo passato, anche perché, essendo venuto in Italia a 9 anni, era troppo piccolo per “godersi” i suoi pochi anni in patria.

Poi, però, ha scoperto che, in realtà, le sue origini non le ha mai dimenticate: “A luglio ho visto una storia Instagram di una mia cugina, che non sento ormai da tempo. C’erano strade, macerie, fuoco, fiamme. Ho pensato che, se fossi rimasto in Ucraina, in questo momento starei in guerra e non potrei avere il tipo di vita che ho qui. Mi è scattato un bisogno impellente di spendermi per il mio Paese. Mia madre mi ha suggerito di organizzare una corsa con il fine di raccogliere fondi da donare in beneficienza” ha spiegato, con un italiano perfetto (ed anche con l’accento romano) di chi vive in Italia da ormai una vita.

Ma non è tutto. Perché, tra le varie opzioni possibili, Oleh ha optato per la maratona? “Per me è una cosa molto personale: amo correre, corro a lunghe distanze. Ho iniziato a farlo da prima della guerra, circa 4-5 anni, durante un periodo buio della mia vita stavo cadendo in un burroneLa corsa mi ha salvatoGrazie a lei ho imparato la cultura del lavoro e del sacrificio, ho smesso di prendere scorciatoieQuando corro a lunghe distanze, mi sento come in un carrarmato. E allora mi sono detto: perché non sfruttare tutto questo per aiutare concretamente l’UcrainaCosì è nato tutto“.

Per realizzare la maratona avevo bisogno con qualche associazione che mi aiutasse, e una delle poche che mi ha risposto è stata Sport Senza Frontiere. Mi hanno fatto sentire da subito importante, apprezzandone l’idea. Parlando con Loyd, il ragazzo con cui sto collaborando, ho percepito da subito un forte rapporto umano: era felice che fossi così interessato e, da lì a poco, abbiamo messo in piedi il tutto. Il ricavato andrà ai bimbi ucraini in Italia in modo che possano iniziare un percorso sportivo e quindi d’integrazione ed inclusione sociale“.

La partenza da Nettuno è fissata alle 11 del 6 ottobre, da Piazza San Rocco, mentre l’arrivo sarà in piazza dei Ravennati ad Ostia. Sarà possibile, per alcuni tratti di percorso, correre insieme ad Oleh, in modo da poter vivere insieme quest’esperienza di solidarietà al fianco dei bimbi ucraini e, più in generale, di tutto il popolo martoriato dalla guerra.

Di seguito, il link per effettuare le donazionihttps://www.retedeldono.it/progetto/oleh-corre-i-ragazzi-di-ssf?revalidate=true

Fiumicino, parcheggi abusivi sulla corsia d’emergenza dell’A91: una petizione per dire “stop”

Continua il fenomeno delle auto in sosta sulla corsia d’emergenza della Roma-Fiumicino. Ad ogni ora del giorno e della notte, infatti, l’A91 è preda di coloro che scambiano quella corsia per una specie di parcheggio, nel quale aspettare i passeggeri che atterrano all’aeroporto. Basta inserire le quattro frecce ed i conducenti si sentono, in qualche modo, liberi di agire come fanno, in barba alla sicurezza pubblica.

Nonostante le continue segnalazioni, anche da parte de ilfaroonline.it (leggi qui), le auto continuano a sostare dove non dovrebbero. Un cittadino esasperato, dunque, ha deciso di rompere gli indugi e di lanciare una petizione che chiunque può firmare, cliccando a questo link: https://chng.it/tYDF7VWjbs.  In una lettera giunta alla redazione de Il Faro Online, scrive quanto segue.

Il fenomeno dei parcheggi abusivi lungo la Roma-Fiumicino è una questione sempre più critica. La situazione sta degenerando di giorno in giorno, con gravi ripercussioni sulla sicurezza stradale, sul decoro urbano e sulle attività regolari che operano nella nostra zona. I parcheggiatori abusivi agiscono senza alcun rispetto per la legge, creando disagi ai cittadini e mettendo a rischio la sicurezza dei nostri veicoli. Molti residenti e lavoratori hanno espresso il loro malcontento, ma è necessario un intervento più incisivo per portare questo problema all’attenzione delle autorità competenti“.

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