“Stiamo già ricevendo migliaia di iscrizioni dai pellegrinaggi nazionali, la macchina che già era in movimento adesso diventa più dinamica, noi siamo pronti”. Così mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per la Promozione della nuova evangelizzazione e ‘regista’ del prossimo Giubileo, in un evento dal titolo “Globalizzare la solidarietà“, promosso da Deloitte proprio a 100 giorni dall’apertura della Porta Santa.
Mons. Fisichella non ha confermato la stima di 32 milioni di pellegrini attesi nel corso dell’anno, ricordando che si tratta di “proiezioni”, tuttavia ha spiegato che “nelle diocesi in giro per il mondo c’è molto interesse e tanto senso di voler partecipare al Giubileo“. Per quanto riguarda il tipo di ritorno economico che può esserci per la città di Roma, ha commentato che sarà un beneficio anche per tutto il Paese. Per quanto riguarda i costi, “gli impegni economici per la Santa Sede – ha proseguito – sono significativi, però questo è un discorso che va fatto alla fine, quando bisognerà tirare anche le somme. Bisogna anche dire che la Santa Sede ha un’amministrazione non unificata: i vari dicasteri, le basiliche hanno il loro budget, quindi saranno gli uffici competenti, l’ufficio del revisore dei conti, l’ufficio della segreteria per l’economia, a dover quantificare le spese”. Infine mons. Fisichella si è soffermato sull’ “inquietudine che è data dalla povertà”: Il Giubileo, proprio perché è un’esigenza spirituale, deve essere anche capace di guardare alle situazioni di povertà che sono presenti nel mondo.”.