Un 26enne del quartiere San Basilio di Roma è stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, in seguito a un’indagine avviata dopo che otto colpi di pistola erano stati esplosi contro la saracinesca di un bar al Quarticciolo. L’episodio, avvenuto il 1° aprile, ha visto i carabinieri intervenire sul luogo, trovando bossoli di proiettili calibro 9×21. L’identificazione dell’indagato è stata facilitata dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e da un video su TikTok in cui il sospettato si mostrava al poligono. Gli elementi raccolti hanno portato all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere da parte del Gip.
Spari contro un bar al Quarticciolo: l’indagine
L’indagine ha preso il via il 1° aprile, quando sono stati trovati segni di spari contro la saracinesca di un bar in via Molfetta, nella zona del Quarticciolo a Roma. Il bar, chiuso al momento dell’attacco, è stato colpito da otto proiettili, scatenando l’intervento immediato dei carabinieri.
Durante il sopralluogo al Quarticciolo, gli agenti hanno rinvenuto bossoli di cartucce calibro 9×21, un dettaglio che ha contribuito all’avvio delle investigazioni. L’attenzione si è subito concentrata sulla raccolta di prove che potessero portare all’identificazione del responsabile.
Gli investigatori hanno esaminato le registrazioni delle telecamere di sicurezza presenti nell’area, riuscendo a individuare movimenti sospetti legati a un’automobile vista aggirarsi nei pressi del bar poco prima degli spari.
La svolta nell’indagine grazie a TikTok
Un elemento cruciale nelle indagini è stato il ritrovamento di un video pubblicato su TikTok, in cui un uomo, identificato poi come il 26enne arrestato, si riprendeva mentre sparava all’interno di un poligono.
Questo video ha avuto un ruolo decisivo per gli investigatori, poiché l’uomo impugnava la pistola con la mano sinistra, lo stesso dettaglio osservato nelle immagini delle telecamere di sorveglianza durante l’attacco al bar al Quarticciolo.
La coincidenza tra il comportamento ripreso nel video e quello mostrato nelle registrazioni di sicurezza ha fornito agli inquirenti un elemento chiave per stabilire il coinvolgimento dell’indagato. La somiglianza tra i due episodi ha rafforzato i sospetti, conducendo infine all’arresto del 26enne.
L’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare
Gli elementi raccolti dai carabinieri, che includono l’analisi delle immagini di videosorveglianza e il video incriminato su TikTok, hanno portato la Procura di Roma a richiedere l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il Gip del Tribunale di Roma ha accolto la richiesta, riconoscendo i gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane. L’indagato, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati, è ora accusato di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco.
I motivi che lo avrebbero spinto a sparare contro la saracinesca del bar restano al momento poco chiari, ma l’arresto rappresenta un passo importante verso la comprensione dell’intera vicenda.