Il Comune di Roma sta accelerando i lavori per l’approvazione di un nuovo regolamento che limiterà l’espansione incontrollata dei bed and breakfast nel centro storico della Capitale. L’obiettivo del Campidoglio è evitare la trasformazione di interi immobili in strutture ricettive per turisti. Il regolamento, ancora in fase di bozza, mira a impedire sia la suddivisione di appartamenti per creare mini-alloggi che l’accorpamento di più unità immobiliari a fini ricettivi, specialmente negli edifici di valore storico. Nonostante il precedente tentativo fallito a Firenze, Roma conta su una legge regionale che potrebbe offrire una base legale più solida per l’intervento.
Nuove regole per i bed and breakfast nel Centro Storico di Roma
Il Campidoglio ha avviato la stesura di un nuovo regolamento che mira a limitare la diffusione dei bed and breakfast e delle case vacanze nel cuore della città. Tra le norme previste, una delle più significative è il divieto di frazionare immobili già adibiti a scopo ricettivo, una pratica comune per trasformare appartamenti di grandi dimensioni in piccoli alloggi per turisti.
Questa misura è pensata per preservare la vivibilità dei quartieri storici, sempre più affollati da strutture destinate al turismo. Inoltre, sarà proibito accorpare unità immobiliari distinte per creare grandi complessi ricettivi, soprattutto in edifici di pregio storico.
Anche le aree verdi private e le ville storiche verranno protette, impedendo la loro conversione in appartamenti per affitti brevi.
Identificazione delle zone sature
Un’altra novità del regolamento è l’introduzione di un sistema che permetterà di individuare le “zone sature” della città, aree in cui la presenza di bed and breakfast e case vacanze ha già raggiunto un livello critico.
In queste zone, non sarà più possibile aprire nuove strutture ricettive. Questo provvedimento risponde alle lamentele dei residenti e dei comitati di quartiere, che da tempo chiedono al Comune di intervenire per arginare la proliferazione di attività legate al turismo.
Il regolamento rappresenta un tentativo di bilanciare il diritto alla proprietà e all’iniziativa economica con la necessità di mantenere vivibili e sostenibili i quartieri più centrali di Roma, fortemente impattati dal turismo di massa.
Il precedente di Firenze e il rischio di ricorsi
Il Campidoglio, tuttavia, dovrà muoversi con cautela, poiché un regolamento simile adottato lo scorso anno a Firenze non ha avuto il successo sperato. La giunta fiorentina aveva introdotto una variante al regolamento urbanistico che limitava l’apertura di B&B nell’area Unesco della città, ma a causa dei numerosi ricorsi, l’amministrazione fu costretta a fare marcia indietro.
A Roma, la situazione potrebbe essere diversa grazie alla legge regionale sul turismo del Lazio, che fornisce una base giuridica per disciplinare l’affitto di immobili a fini turistici. Tuttavia, anche nella Capitale esiste il rischio di opposizioni legali, soprattutto in assenza di una normativa nazionale chiara sul tema.
Maggiori controlli sui bed and breakfast abusivi
L’amministrazione comunale, oltre a lavorare sul nuovo regolamento, ha intensificato i controlli sui bed and breakfast abusivi. Nonostante gli sforzi, si stima che l’evasione della tassa di soggiorno a Roma ammonti a decine di milioni di euro all’anno.
Per affrontare questo problema, Alessandro Onorato, assessore al Turismo, ha chiesto al governo maggiori poteri per regolare il settore extra-alberghiero, che rappresenta oltre il 96% delle strutture ricettive della città.
Tra le proposte dell’assessore c’è anche la possibilità di modulare la tassa di soggiorno, aumentandola per le zone centrali più richieste dai turisti e riducendola nelle aree periferiche. L’arrivo del Giubileo e l’afflusso di milioni di pellegrini renderanno questa regolamentazione ancora più urgente per evitare che il fenomeno diventi incontrollabile.