Come ripensare l’accoglienza turistica a Roma in vista del Giubileo: il Comune intende riparametrare la quota della tassa di soggiorno versata dai visitatori in base alla zona nella quale soggiornano. Questo potrebbe essere uno strumento utile per controbilanciare l’assalto dei turisti, stimati in 32 milioni (secondo il Vaticano) in arrivo per il Giubileo. L’assessore al Turismo e Grandi eventi, Alessandro Onorato, chiede al governo un cambio di passo per incentivare nuove aperture di case vacanza nei quartieri meno centrali azzerando la tassa di soggiorno, che invece resterebbe invariata in Centro.
Spiega Onorato, in un’intervista, che il turismo diventa sempre più insostenibile per Roma e i romani. I Comuni italiani – sottolinea – hanno le armi spuntate: l’esecutivo nazionale deve prendere una decisione. L’assessore è scettico anche sull’efficacia del Cin, il Codice identificativo nazionale: “Non è un provvedimento risolutivo”, dice, “non è altro che un’iscrizione a un albo che rilascia la Regione: una struttura abusiva o non agibile per i criteri più stringenti del Comune, per assurdo, lo potrebbe ottenere”. Potrebbe capitare, ad esempio, che i turisti alloggino in box o sottoscala riadattati che non hanno l’autorizzazione, con conseguente grave danno d’immagine per Roma.
Tra le misure per frenare la proliferazione di b&b e affittacamere in centro, Onorato resta convinto che servirebbe uno stop per uno o due anni, ma anche qui il governo non è dello stesso parere. Eppure lo snaturamento dei rioni storici, tra l’esodo dei residenti e la scomparsa delle botteghe (ha chiuso il 30 per cento degli artigiani), è sempre più preoccupante.