La comunità di Nettuno si stringe intorno al dolore di due famiglie distrutte nell’incidente stradale dove sono morti Sabrina Spallotta 39enne incinta e il nipotino Santiago di 5 anni. I funerali si terranno giovedì 19 settembre presso il santuario Nostra signora delle Grazie e S.Maria Goretti alle 16 e a nella città di Nettuno sarà lutto cittadino.
Sabrina Spallotta e il nipotino morti in un incidente a Nettuno, giovedì funerali e lutto cittadino
Fin dai primi momenti dopo il tragico incidente che avvenuto la sera dello scorso 4 settembre alla periferia di Nettuno, le famiglie delle vittime sono state abbracciate dall’affetto di tantissimi associazioni, comitati, politici e cittadini che hanno espresso solidarietà e dolore per il dramma di due famiglie.
Un cordoglio condiviso che ha fatto scegliere il lutto cittadino nel giorno dell’ultimo saluto. Lo ha deciso la Commissione Straordinaria che guida il Comune sul litorale a sud di Roma “sicuri di interpretare nel profondo i sentimenti della comunità locale, che tanto affettivamente ha espresso vicinanza e partecipazione umana al dolore delle famiglie di Sabrina e Santiago” scrive in un post su Facebook.
La sera della tragedia
Quella sera Sabrina e Santiago viaggiavano su una Kia insieme a Simona Spallotta, sorella gemella della vittima incinta al settimo mese e mamma del piccolo di 5 anni. L’auto si trovava in via Cervicione all’incrocio con Via del Pino quando è stata colpita da un’altra auto una Mini Cooper con al volante un 45enne. Dopo il violento impatto la Kia è finita contro un albero fuori strada. Uno schianto fatale per il piccolo Santiago e la zia incinta. Mentre la mamma è miracolosamente sopravvissuta all’incidente e trasportata d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma dove i medici hanno salvato la vita a lei e al piccolo che ha in grembo.
Prima dell’impatto con l’auto dove viaggiavano le vittime, la Mini avrebbe percorso un tratto di strada contromano andando a colpire la Kia nella parte laterale destra. Il lato del veicolo dove pare che fossero seduti zia e nipote, seduto in sicurezza sul seggiolino. Tra le aggravanti possibili, quella dell’alta velocità. L’uomo inoltre secondo le prime ricostruzioni non avrebbe rallentato prima dell’incrocio.