Il personaggio del giorno: Maria Callas
Nata a New York il 3 o forse il 4 dicembre del 1923, Maria Cecilia Anna Sofia Kalogeropoulos, in arte Maria Callas, ha rappresentato e rappresenta ancora oggi, un colosso del panorama musicale del Novecento e viene considerata anche la performer lirica di tutti i tempi a livelli internazionali, conquistando teatri con la sua voce inimitabile e la forza drammatica dei personaggi portati in scena.
Passò alla storia con l’appellativo di “Divina”, non solo per le performance con le quali conquistava imponentemente le platee di tutto il mondo, ma soprattutto perchè fu colei che stravolse completamente il mondo del melodramma.
La sua voce, nonostante la gamma di eccezionale estensione, si caratterizzava per molti difetti foniatrici, quali disuguaglianze di registro, disparità timbriche e asperità di vibrazioni. Tutto ciò non mise mai in discussione la straordinaria musicalità, il fraseggio, la ricchezza di colori, la giustezza tecnica e la serietà professionale.
Una “Diva” discriminata
Fu una donna estremamente fragile, segnata da un’infanzia infelice e complicata. “I genitori volevano un maschio. Sovrappeso, miope, goffa. Un padre assente, una sorella maggiore scostante. Investita da un’auto a Manhattan, riporta una commozione celebrale a cinque anni. L’acne e la seconda guerra mondiale ne caratterizzano l’adolescenza. In Grecia cantava ai soldati per sopravvivere alla fame. Una madre volitiva che arrivò a falsificare i documenti anagrafici per farla accedere in anticipo al conservativo ateniese Ethnikon Odéon”.
Soffrì di dermatomiosite, malattia legata al cedimento dei muscoli e tessuti, compresa la laringe. Si curò con cortisonici e immunosoppressori che alla lunga possono portare ad una insufficienza cardiaca. Così fu, infatti. Poliglotta ma capace di esprimersi appieno solo tramite il linguaggio musicale, conobbe non solo il dolore dell’essere diversi, ma anche il dolore della perdita di un figlio.
Maria Callas, divenne ufficialmente celebre nel 1948, dopo aver cantato a Firenze “La Norma” di Bellini e “Casta Diva” che divenne il suo cavallo di battaglia. L’anno successivo, segnò in maniera indelebile la nascita di un “caso” del melodramma.
Il dimagrimento veloce
Dopo aver trionfato a Verona in “Gioconda” si trasferisce a Milano con il marito e quell’ambiente, inutile precisarlo, fini per imporle continue visita dalla sarta più “in”…: la “Biki” (Elvira Bouyeure, amica intima di Toscanini e nipote acquisita di Puccini). In quell’atelier, la Callas si accorse di non avere il fisico adatto per indossare i modelli di quella raffinata stilista. Solo un anno dopo tornò in quell’atelier completamente trasformata, longilinea ed elegantissima. Posò per servizi di moda con make Up vistosi e occhi magnetici.
Più tardi, dopo aver divorziato da suo marito, iniziò una relazione con il plurimiliardario armatore greco Aristotele Onassis. Lui la costrinse dopo varie vicissitudini ad allontanarsi dalle scene nel 1961, per poi riprendere i concerti con minor successo fino all’ultima esibizione in Giappone nel 1974. Morì nel 1977 a Prigi. Lo scorso anno si sono celebrati i cento anni dalla nascita.