Istituita nel 1987, quando in una delle assemblee delle Nazioni Unite si iniziò a sollevare la problematica del restringimento dello strato di Ozono, la Giornata Mondiale per la Preservazione dello strato di Ozono, propone ancora una volta una imponente attenzione sull’importanza della salute umana e degli ecosistemi.
Nacque inoltre, in simbiosi ad un accordo, risalente allo stesso anno e che ancora oggi permette all’uomo di “dormire sonni tranquilli almeno fino a quando tutti si impegneranno a rispettarlo”.
Che cos’è lo strato di Ozono? Qual è la sua principale funzione?
Lo strato di ozono, rappresenta uno scudo di gas che ha la funzione di proteggere la terra dai raggi del sole potenzialmente dannosi, contribuendo così a preservare la vita sul pianeta, la salute umana, gli ecosistemi proprio perchè limita le radiazioni ultraviolette.
Già negli anni novanta, fu siglato un provvedimento che non solo ha permesso di proteggere lo strato di ozono per le generazioni attuali e future, ma contribuisce anche agli sforzi globali per affrontare i cambiamenti climatici. Tale provvedimento consiste nell’eliminazione graduale di tutte quelle sostanze chimiche che riducono lo strato di ozono.
Stando a quanto emerso da una valutazione scientifica ultimata nel 2018, è emerso quali parti di questo strato, hanno recuperato ad un tasso dell’1-3% per decennio, a partire dagli anni duemila. Grazie a queste previsioni positive, lo strato di ozono nell’emisfero nord, potrebbe “guarire” entro il 2030, mentre l’emisfero australe nel 2050 e quello delle regioni polari entro il 2060. Inoltre circa cento trentacinque miliardi di tonnellate di emissioni tossiche dal 1990 al 2010 si sono evitate grazie a tutti gli sforzi per proteggere lo strato di ozono.
La giornata di oggi è necessaria per mantenere accesa la discussione in merito. Ma cosa può fare ogni individuo per contribuire al miglioramento di tale condizione? Informarsi, condividere e studiare: la divulgazione infatti, anche per questo tema, rappresenta il primo elemento chiave per “combattere” per migliorare e per prevenire, puntando soprattutto alle generazioni future.