Baroni: “Castellanos è una certezza. Castrovilli? Scelta condivisa con lui”

Il tecnico scaccia ogni dubbio: "Provedel è il nostro portiere titolare"

Marco Baroni ha parlato nella conferenza stampa di vigilia del match tra Lazio e Verona.

Le parole di Baroni

Come ha visto i ragazzi in settimana?

La squadra ha lavorato bene con chi è rimasto, gli abbiamo messo del lavoro addosso. Poi abbiamo reintegrato i nazionali, che anche se hanno viaggiato sono sempre delle situazioni gratificanti per loro e quindi l’entusiasmo di aver giocato con la nazionale gli dà l’occasione di essere pronti. Abbiamo fatto un buon lavoro”.

Come ci arriva la squadra alla partita di domani?

La squadra ha lavorato bene con chi è rimasto, gli abbiamo messo del lavoro addosso. Poi abbiamo reintegrato i nazionali, che anche se hanno viaggiato sono sempre delle situazioni gratificanti per loro e quindi l’entusiasmo di aver giocato con la nazionale gli dà l’occasione di essere pronti. Abbiamo fatto un buon lavoro”.

Che match si aspetta?

Con il Verona dobbiamo fare la nostra migliore partita: abbiamo avuto il tempo di prepararla e mi aspetto una prestazione di alto livello, dando continuità al secondo tempo con il Milan. Per fare quello che vogliamo non ci devono essere battute di arresto. Occorrerà fare la nostra miglior partita”.

Provedel resta un titolare in porta?

E’ un non problema: abbiamo due ottimi portiere, un titolare che gode della fiducia di tutti ed è un professionista di altissimo livello, sia umano che professionale. La nostra fortuna è di avere un giovane bravo come Mandas: è chiaro che ha davanti il futuro, ma non ci sono discussioni su questo argomento”.

La Lazio sembra aver trovato maggior equilibrio?

“Mi fa piacere che sono state notate alcune situazioni. Noi partiamo dal gol: dobbiamo saper creare le occasioni. Gli equilibri si creano giocando, l’importante è che corrano tutti. Preferisco mettere un attaccante in più, ma poi occorre trovare degli equilibri”.

Ci spiega la scelta di lasciare fuori Castrovilli dalla lista UEFA?

Scelta condivisa con lui: è un talento incredibile, tra gli italiani è uno dei più bravi. Viene da un infortunio lungo e stiamo facendo un percorso con lui. Sta bene, ma insieme abbiamo deciso che le due partite ravvicinate possano essere un problema. Da gennaio si rimetterà in gioco. Questo girone d’andata gli servirà per tornare al livello massimale sia fisico che tecnico”.

In che posizione vede Dele-Bashiru?

Dele può e deve diventare un mediano: ha tutte le caratteristiche per esserlo, deve strutturarsi, ma lo può fare. Arretrando un pochino e con la sua esuberanza fisica può trovare le condizioni giuste per attaccare, sviluppando la corsa in verticale. Io voglio giocatori dinamici, con lui ci stiamo lavorando”.

Avete sempre avuto difficoltà in avvio di gara.

Questa è una cosa che mi fa arrabbiare e la squadra lo sa. La squadra deve stare attenta ogni minuto, ogni situazione da fermo o palla fuori è potenzialmente pericolosa, faremo di tutto che non avvenga ancora questa circostanza. Col Milan la squadra è partita benissimo fino a quella palla inattiva dove per la prima volta il Milan ha superato la metà campo. Non dobbiamo più avere questi cali”.

Ci saranno delle rotazioni in attacco con l’inserimento di Castrovilli?

“Sicuramente in una di queste gare Gaetano va in campo, dopo la gara di domani abbiamo tre trasferte e giocheranno tutti. Per me i cinque cambi sono fondamentali e voglio che incidano per fare la differenza. Devono fare bene e chi entra dopo paradossalmente è più importante di chi parte. Va cambiato il meccanismo di titolari e riserve”.

Su Noslin…

“A me non piacciono giocatori statici, mi piacciono giocatori che possono svariare e Noslin lo scorso anno ha fatto gol in tutte le posizioni. È chiaro che deve giocare con spensieratezza, ho rivisto la partita col Milan e si sono viste le pressioni su alcuni ragazzi. Dobbiamo crescere tutti insieme, Noslin può giocare in tutti e tre i ruoli dell’attacco e anche sotto la punta, poi durante la settimana i giocatori li muovo perché devono capire come muoversi nelle varie zone del campo”.

La squadra non è riuscita a gestire il vantaggio contro il Milan. Come si può migliorare?

La squadra ha creato tanto anche dopo il 2-2, non riesco a dare il messaggio alla squadra di abbassarsi e gestire. Questa mentalità va rotta, se sono sotto attacco, se sono in vantaggio difendo. No, la squadra deve andar forte e avere ritmo indipendentemente dal risultato. Questo ti porta ad avere una mentalità che non cambia in base al risultato. Loro hanno avuto questa fiammata con una giocata difficile da arginare, sono stati bravi loro e queste cose ci stanno”.

Come stanno Gigot e Dia?

Gigot è un giocatore un po’ più indietro dal punto di vista fisico. Lavorava a parte a Marsiglia, però è un ragazzo con personalità ed esperienza. Troverà poi la migliore condizione. Gila sta bene, devo fare delle riflessioni perchè per noi è fondamentale, ha avuto un infortunio e poi la ricaduta, ma sta bene ed è pronto”.

Su Castellanos…

“Era contento dopo la convocazione. Per me è una certezza, che non si risparmia, un giocatore che voglio in campo in tutte le partite”.

Come pensate di dosare il minutaggio di Tavares?

È fondamentale avere un terzino di piede sinistro, deve spingere e arrivare in fondo. Gli esterni alti possono giocare a piede invertito, i terzini invece no. Abbiamo recuperato Luca e mi aspetto una crescita importante, deve essere più convinto e più presente nelle partite. Nuno va in campo perché sta bene, ma sapere che ci sono due sinistri su quella corsia durante tutta la stagione è importante”.

Su Rovella e Guendouzi…

Guendouzi è un mediano nato, che tocca tanti palloni e gli piace venirseli a prendere. Rovella sta facendo bene, anche Vecino. La copertura dei due centrocampisti non è facile, ecco perchè c’è molto da correre. Da questo punto di vista non gli verrà tolto niente da quello che sono le loro qualità. Un allenatore deve assecondare le qualità dei giocatori”.



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