Essere Umani: L’Angolo del Parent Coach con Danyla De Vincentiis
Viviamo in una società che richiede di essere sempre al massimo. Al massimo della felicità, al massimo della bellezza, al massimo dei risultati. Abbiamo paura di essere fragili. Abbiamo paura di mostrare al mondo la nostra vera essenza. Tutto questo ci porta ad indossare una maschera, che alle volte è troppo complicato da rimuovere. Chi è l’essere umano? Come facciamo a distruggere la paura di essere umani? Cos’è davvero la società? A parlarne è la Dottoressa Danyla De Vincentiis, Parent Coach.
“L’essere umano – esordisce Danyla – è molto complesso. Gli esseri umani, quindi noi stessi, sono l’unione di tante emozioni, di tante sensazioni ed esperienze. Spesso e volentieri, purtroppo, capita di non essere a contatto con quelle che sono le nostre vere emozioni e non ne siamo nemmeno consapevoli. Oppure, la nostra società ci impone di negarci completamente a qualsiasi tipo di emozione, in particolare quelle che mostrano la nostra fragilità, la nostra vulnerabilità… “
“Devi mostrarti invincibile
Collezionare trofei
Ma quando piangi in silenzio
Scopri davvero chi sei..
Ma che splendore che sei
Nella tua fragilità
E ti ricordo che non siamo soli
A combattere questa realtà”
La Dottoressa, prendendo alcune delle espressioni più significative del testo della canzone “Esseri umani” di Marco Mengoni, invita a riflettere sulla tenace paura di essere fragili e, conseguentemente, sulla tenace paura di mostrarci fragili dinnanzi ad una società che impone l’apparire e non l’essere.
Ma come sconfiggere la paura? “Il discorso è molto ampio. Alla base c’è sicuramente un percorso psicologico, imprescindibile. Come primo passo importante però, la paura va ‘contattata’. Dobbiamo entrare in contatto con ciò che ci fa paura, capire cosa ci fa paura, e cercare di affrontarla, non di rimuoverla. Tutto questo, di conseguenza, genera una spirale positiva che porta a mettere in luce qualsiasi problematica”.
Fondamentale, inoltre, ed estremamente necessario, è entrare in contatto con noi stessi, “Allontanarsi da quei continui bombardamenti causati da televisioni, computer, smartphone, social…è fondamentale ritrovarsi nel silenzio! E’ solo con il silenzio che riusciamo a ritrovarci, ma soprattutto ad ascoltarci”.
“La società ci impone…” ma cos’è la società?
La Parent Coach sottolinea come con un disarmante senso di deresponsabilizzazione, siamo soliti puntare il dito verso l’esterno. “La società ci impone… ma la società siamo noi! Questo significa che se noi per primi diventiamo esseri umani, soprattutto nei confronti di noi stessi, se riusciamo ad accettarci, perdonarci, lo faremo anche gli altri. Invece di giudicare, attaccare, ostracizzare i comportamenti altrui, torniamo ad essere solidali, leali, vicini. Accettando noi stessi, accetteremo gli altri. Non accettando noi stessi, non accetteremo mai gli altri e continueremo a buttare fango, sopra gli altri”.
La maschera della perfezione
Un esempio lampante di “maschera sociale” è proprio da ricondursi alle piattaforme digitali: “Diamo di noi, sempre ed esclusivamente la nostra parte migliore, l’immagine top, positiva e raggiante. Sui social, la nostra persona appare conseguentemente perfetta e lontana dalla realtà, mai fragile, mai vera. Perchè gli esseri umani, sono fragili, non perfetto. Questa è la maschera, una maschera che non ci aiuta e non aiuterà nemmeno le relazioni”.