L’orientamento del Viminale, al momento, è per il divieto delle manifestazioni in programma a Roma a ridosso del 7 ottobre, a un anno dall’eccidio di Hamas in Israele, ma una decisione non è ancora stata presa, come spiegano fonti di governo.
In mattinata il tema è stato oggetto di una riunione in Prefettura. L’organizzazione ‘Giovani palestinesi‘, sui social, ha annunciato una manifestazione nazionale a Roma per il 5 ottobre, con lo slogan ‘fermiamo il genocidio viva la resistenza palestinese‘. Negli ultimi mesi cortei del genere si sono svolti regolarmente, tranne quando erano evidenti provocazioni, come quelle organizzate in concomitanza con il Giorno della Memoria, ma questa volta, dietro la valutazione del divieto, viene spiegato, ci sarebbe il concreto rischio di ordine pubblico, e si ritiene che questa manifestazione sia un “tentativo di inneggiare all’eccidio“. Le parole d’ordine che accompagnano l’appuntamento sono chiare e non equivocabili e arrivano a ridosso del primo anniversario della strage di Hamas, dove vennero uccisi 1200 fra civili e soldati israeliani e rapite 250 persone. Dunque c’è un pericolo di sicurezza, non è questione di censura.