Un uomo morto da giorni, disteso vicino al bagno e sangue ovunque. La macabra scena è stata scoperta dai carabinieri allertati dai vicini di casa della vittima un 52enne romano, il cui cadavere è stato trovato nella casa dove viveva a Santa Marinella. Ad ucciderlo sarebbe stato un cittadino romeno fermato per omicidio poche ore dopo la scoperta del cadavere.
Trovato morto in casa a Santa Marinella, fermato il presunto assassino
Dopo ore o forse giorni dal delitto, è stato l’odore a far allertare i vicini che lunedì scorso hanno chiamato i soccorsi facendo ritrovare il cadavere in avanzato stato di decomposizione. I primi ad arrivare sono stati i carabinieri di Santa Marinella e della Compagnia di Civitavecchia.
Poi l’intervento degli specialisti del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Ostia che hanno effettuato prelievi di eventuali tracce biologiche ed ematiche alla ricerca di eventuali altre persone coinvolte. Sul posto anche il pm che ha disposto l’autopsia sul corpo, esame decisivo per chiarire se l’uomo sia stato colpito con un oggetto contundente.
La vittima Angelo G. di 52 anni era distesa sulla schiena tra il bagno e l’antibagno con evidenti segni di una colluttazione: sul corpo e sulla testa numerosi ematomi, escoriazioni e sangue. Picchiato e lasciato morire in casa. I primi accertamenti hanno confermato l’aggressione violenta al 50enne, originario di Roma ma che viveva a Santa Marinella.
Le indagini
Dai primi accertamenti, la vittima è risultata essere un utente del Serd. Gli investigatori hanno orientato subito le indagini nel mondo della droga alla ricerca di collegamenti anche per ricostruire gli ultimi momenti di vita.
Indagini tecniche e l’esame dei sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati, hanno consentito di documentare gli ultimi movimenti all’interno e all’esterno dell’abitazione della vittima. Il cerchio si è quindi stretto velocemente e nella notte del 10 settembre i carabinieri hanno fermato un cittadino romeno gravemente indiziato di omicidio.
Le indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura di Civitavecchia proseguono per riuscire chiarire la dinamica dell’omicidio e il movente, ma anche per accertare eventuali responsabilità di altre persone. Non è esclusa la lite per futili motivi.