Un grave incidente sul lavoro è avvenuto nella mattinata di oggi, giovedì 12 settembre, presso l’aeroporto di Fiumicino, coinvolgendo un operaio di 61 anni. L’uomo, dipendente di Adr Infrastrutture, è attualmente ricoverato in terapia intensiva all’ospedale San Camillo di Roma, in prognosi riservata. Le sue condizioni sono state descritte come particolarmente serie.
Dinamica dell’incidente: operaio colpito da tubo in ferro
L’incidente si è verificato intorno alle 8:50 del mattino. Secondo le prime ricostruzioni effettuate da Polaria e Spresal, l’operaio stava partecipando allo scarico di tubi in ferro, lunghi circa 6 metri, che dovevano essere utilizzati per delle trivellazioni lungo il cancello perimetrale dell’aeroporto.
Durante le operazioni di scarico, uno dei tubi si sarebbe sganciato accidentalmente, colpendo e schiacciando il lavoratore.
Immediati i soccorsi: il personale medico del 118 è intervenuto tempestivamente sul posto e ha trasportato l’uomo in ambulanza all’ospedale San Camillo, dove è attualmente sotto stretta osservazione da parte dei medici.
Le indagini in corso
Adr Infrastrutture, società controllata da Aeroporti di Roma, ha emesso una nota in cui esprime la propria vicinanza al lavoratore e alla sua famiglia, e assicura di seguire da vicino l’evolversi della situazione.
La nota specifica anche che sono in corso approfondimenti per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, al fine di stabilire eventuali responsabilità e garantire maggiore sicurezza nei cantieri aeroportuali.
I morti sul lavoro nel 2024
Nel primo semestre del 2024, si sono registrate 469 morti sul lavoro in Italia, segnando un aumento rispetto allo stesso periodo del 2023.
Secondo i dati diffusi dall’Osservatorio Vega, le morti in occasione di lavoro sono cresciute del 5,2%. Il Lazio non figura fra le regioni con il maggior rischio: in lista la Regione viene superata da Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Campania, Emilia-Romagna e Umbria.
Gli anziani risultano i più vulnerabili, con l’incidenza più alta tra gli ultrasessantacinquenni. Sono inoltre i lavoratori stranieri a essere particolarmente colpiti, con un tasso di mortalità quasi triplo rispetto agli italiani.