Gli agenti di polizia del distretto di Fidene hanno arrestato un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia. Dopo la convalida dell’arresto da parte del giudice, su richiesta della Procura, è stato imposto all’indagato il divieto di avvicinamento alla sua ex compagna, insieme all’obbligo del braccialetto elettronico.
Alcuni mesi fa, la vicenda ha avuto inizio quando la vittima, legata sentimentalmente all’uomo da diversi anni, ha deciso di terminare la loro relazione dopo essere stata minacciata in un bar. Il 32enne non ha accettato la fine del rapporto, iniziando a minacciare la donna e a seguirla, persino sotto l’abitazione dei suoi genitori. La donna ha deciso di rivolgersi alle autorità presso il distretto di Fidene, dove ha formalizzato una denuncia. Mentre era ancora negli uffici della polizia, ha continuato a ricevere messaggi minatori dall’uomo, che è stato rapidamente rintracciato e arrestato per maltrattamenti.
Il Gip ha confermato la misura cautelare, ordinando il divieto di avvicinamento con l’uso del braccialetto elettronico. Parallelamente, presso il commissariato di Torpignattara, un altro uomo di 52 anni è stato notificato di un ordine di esecuzione per una condanna a 3 anni di reclusione, anche lui colpevole di maltrattamenti in famiglia.
Il precedente
Lo scorso 29 agosto, un uomo di 37 anni, di nazionalità italiana è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Roma Centocelle con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. L’uomo ha colpito ripetutamente la porta d’ingresso della sua abitazione con calci e pugni, arrivando a fratturarsi una mano a causa della violenza dei colpi. L’episodio è iniziato quando la moglie ha contattato il 112, segnalando che il marito, in preda a un accesso di rabbia, stava tentando di sfondare la porta per entrare in casa.