E’ possibile difendersi dall’Usucapione? Esiste la prescrizione del diritto del proprietario? Quando si verifica? Può esistere nel caso in cui l’immobile è di un amico o un parente? Quali sono gli effetti del non uso di proprietà? Capiamolo insieme a Vincenzo De Palo, agente immobiliare.
Cos’è l’Usucapione e quando si verifica
L’Usucapione, definito anche come prescrizione acquisitiva, “E’ un modo di acquisto di una proprietà a titolo originario, basato sul perdurare, per un periodo di tempo continuo e ininterrotto di vent’anni, del possesso su un immobile, mentre per un periodo di tempo continuo e ininterrotto inferiore ai vent’anni, per quanto riguarda beni differenti dall’immobile”.
Il diritto di proprietà può cadere in prescrizione?
L’esperto precisa che: “Il diritto di proprietà, non cade mai in prescrizione e non è a rischio. L’Usucapione quindi, scatta quando il proprietario ha un appartamento e per motivi di vario genere, abbandona l’immobile che verrà occupato da un terzo. Tale occupazione, come già detto durerà per vent’anni ininterrotti”.
Usucapione: termini e condizioni
Per far si che si verifichi l’Usucapione, non basta, solo ed esclusivamente, che il periodo per vent’anni sia continuo ed ininterrotto da parte di un terzo. “La legge n.1158 del Codice Civile dice che per far scattare l’Usucapione, tra i presupposti necessari c’è anche il comportarsi esattamente come i proprietari, assumendo le piene responsabilità e sostituendosi a questi ultimi (cambiare le serrature, lavori ordinari e straordinari di ristrutturazione, spese condominiali) e poi, non da ultimo, è fondamentale rivolgersi ad un giudice. Chi si vuole appropriare di un immobile altrui è necessario che passi per un giudice”.