Si è avvicinato alla ex davanti a un bar non lontano dalla stazione Termini, poi la lite a calci e pugni e le coltellate: sei fendenti che non hanno lasciato scampo ad un 28enne peruviano morto in ospedale poco dopo l’arrivo. Il presunto aggressore è stato fermato dalla polizia nelle ore seguenti all’omicidio e ora arriva la notizia di un secondo fermato.
Omicidio Termini, si avvicina alla ex poi la lite e le coltellate: c’è un secondo fermato
Si tratta di un 30enne peruviano che dovrà rispondere dell’accusa di concorso in omicidio. L’uomo è stato rintracciato nella serata di ieri lunedì 9 settembre e portato in commissariato dove il pm ha emesso un fermo di indiziato di delitto per concorso in omicidio.
Perché la vittima si sia avvicinata in via Giolitti alla ex, con cui aveva un figlio, non è chiaro e probabilmente non si saprà mai. Forse un tentativo di riavvicinamento o forse una provocazione davanti all’uomo che frequentava da pochi giorni. Tanto è bastato per far partire una discussione con la donna che si è trasformata in un litigio a calci e pugni tra la vittima e i due fermati.
Ad un certo punto però il 35enne peruviano avrebbe tirato fuori un coltello e colpito alla schiena il connazionale con 6 fendenti. Il secondo uomo avrebbe partecipato all’aggressione colpendo il 28enne e trattenendolo durante la violenza. Nonostante le coltellate e le botte la vittima è riuscita a scappare per accasciarsi poco dopo in via Cavour dove è stata trovata esanime. Inutile la corsa dei sanitari del 118 al policlinico Umberto I dove è morto nonostante i tentativi disperati dei medici.
Il cambio dei vestiti sporchi di sangue
Le indagini sono partite subito con gli investigatori che hanno stretto il cerchio intorno al 35enne, trovato poche ore dopo non distante dal luogo dell’aggressione dopo che si era andato a cambiare i vestiti sporchi di sangue. Lo stesso aveva fatto anche l’amico. Tornando verso la nuova “compagna” il 35enne avrebbe fatto una rovinosa caduta in via Giolitti sotto la pioggia. L’uomo infatti per scappare al nubifragio avrebbe scavalcato in maniera maldestra il new jersey finendo a faccia in giù sull’asfalto.
Poco dopo è arrivato l’arresto, con il sequestro del coltello “ripulito” che il presunto omicida avrebbe tentato di far cadere presumibilmente per cercare di nascondere l’arma del delitto. In serata è stato rintracciato il secondo uomo che dovrà rispondere di concorso in omicidio. Indagini lampo della polizia che oltre a raccogliere diverse testimonianze si è avvalsa di tante immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area.