L’accusa aveva chiesto una condanna a 17 anni e 4 mesi, alla fine l’appuntato dei carabinieri Giuseppe Molinaro dovrà scontare 14 anni e 8 mesi, con il rito abbreviato. Molinaro, 57 anni originario di Teano (in provincia di Caserta) un anno e mezzo fa, con la sua pistola d’ordinanza, uccise il suo rivale in amore Giovanni Fidaleo, 66 anni di San Giorgio a Liri, direttore dell’albergo «Nuova Suio», in provincia di Latina. Poi ferì gravemente anche la donna che lo aveva abbandonato, Miriam Mignano di 31 anni. Da qui la doppia imputazione di omicidio e di tentato omicidio. Molinaro, inoltre, è stato condannato dal Tribunale di Cassino al risarcimento delle parti civili.
Era il 7 marzo dello scorso anno quando si consumò la tragica vendetta davanti all’Hotel. Giuseppe Molinaro era in licenza straordinaria dal 22 febbraio per gravi motivi di salute: nel tardo pomeriggio si recò presso la struttura alberghiera, certo che avrebbe trovato insieme Fidaleo, insieme alla donna che, in quella struttura, aveva lavorato sino a poche settimane prima per poi indossare la divisa in un istituto di vigilanza privato. Quattro colpi all’addome e alla mascella uccisero all’istante Fidaleo; poi Molinaro si rivolse verso Miriam, la sua vecchia fiamma, e contro di lei sparò altri tre colpi, all’addome e al seno. Portato a termine il suo disegno, Molinaro salì in macchina e si allontanò, per poi consegnarsi ai colleghi della caserma di Capua.