Contro l’invasione di visitatori l’assessore al Turismo di Roma Alessandro Onorato chiede più autonomia al governo per mettere in atto provvedimenti come il contingentamento alla Fontana di Trevi con accesso gratuito per i romani e a 1 euro simbolico per gli stranieri. L’obiettivo è diluire i flussi e disincentivare il consumo di pizza o gelati dilagante malgrado l’ordinanza anti bivacchi in un luogo che merita rispetto. Un altro fronte sul quale si sta ragionando in Campidoglio è il boom di strutture extralberghiere (passate da 17mila a oltre 30mila negli ultimi 6 anni) ancor più con l’introduzione del Cin-Codice identificativo nazionale per gli affitti brevi (inferiori a 30 giorni) in vigore dal 1° settembre, sulla cui efficacia Onorato mostra scetticismo. Spiega infatti che non è un provvedimento risolutivo, il Cin non è altro che un codice dato dalle Regioni che, almeno nel Lazio, stilano degli albi e i requisiti necessari sono meno stringenti rispetto a quelli comunali. “Ci saranno strutture abusive che non soddisfano il nostro criterio di agibilità, ma che avranno il Cin. I turisti rischiano perciò di soggiornare in cantine o box riadattati con un danno enorme all’immagine della nostra città” commenta l’assessore, che chiede al governo margini di autonomia più ampi per preservare luoghi che, per effetto del sovraffollamento turistico, rischiano la desertificazione, oltre alla scomparsa dei negozi di vicinato e delle botteghe artigiane. Con le norme attuali i Comuni non hanno la facoltà di bloccare le aperture di b&b e case vacanze.