In carcere a Frosinone non c’è solo l’emergenza detenuti, con i tafferugli scoppiati nelle ultime ore dopo il suicidio di un 62enne, ma c’è anche un’inchiesta per omicidio. La Procura infatti vuole fare piena luce sulla morte di Manuel Pignatelli, 34 anni di Pontecorvo, trovato senza vita lo scorso 12 maggio in cella. Si era pensato a un suicidio, ma ora la Procura indaga per omicidio. A chiedere la verità è la madre, Concettina, e la sorella del 34enne (assistite dall’avvocato Emanuele Carbone) che dal 12 maggio chiedono alla magistratura di approfondire ciò che è realmente successo, 4 mesi fa, nella cella in cui suo figlio era detenuto. Le segnalazioni della famiglia hanno portato il sostituto Adolfo Coletta a rubricare il reato di omicidio a carico di ignoti e disporre gli approfondimenti. Manuel stava scontando un residuo di pena dopo aver trascorso un lungo periodo di tempo all’interno di una comunità di recupero situata fuori regione. Si era ripreso, stava bene, era felice di vedere la madre ogni volta che andava a colloquio, racconta la donna. Stava per chiudere i conti con gli errori commessi in passato. Poi, quel maledetto 12 maggio, è giunta la chiamata dal carcere dove le hanno comunicato che Manuel era morto.